Per chi suona la campana
(1943, For Whom the Bell Tolls)
L'agente confidenziale
(1945, Confidential Agent)
Il segreto del castello
(1947, Uncle Silas)
Il lutto s'addice ad Elettra
(1947, Mourning Becomes Electra)
Il principe delle volpi
(1949, Prince of Foxes)
Rapporto confidenziale
(1955, Mr. Arkadin)
Vento di tempesta
(1959, The Miracle)
Rocco e i suoi fratelli
(1960)
Morte di un bandito
(1961)
To nisi tis Afroditis
(1965)
Tante Zita
(1968)
L'età selvaggia
(1970, Un été sauvage)








PREMIO OSCAR
Per chi suona la campana
(non protagonista)


GOLDEN GLOBES
Per chi suona la campana
(non protagonista)



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Il suo vero nome era Ekaterini Konstantopoulou. Attrice greca di teatro, giunta al cinema americano in età matura, con score complessivo non particolarmente folto, comprese diverse produzioni europee (e italiane), ma sicuramente valido, grazie a svariati titoli di gran successo internazionale. Non una bellezza, ma formidabile attrice drammatica di tragedie, studia classici all'Università di Atene per poi stabilirsi per breve tempo in Svizzera, dove vince una medaglia d'oro al Conservatorio di Ginevra e da qui inizia l'attività artistica come cantante in opere classiche. Tornata in patria, nel 1929 debutta al Teatro Nazionale Greco in 'La femme nue', quindi si specializza nel classicismo greco, con particolare riguardo a testi di Sofocle ('Electra', Edipo Re') e Euripide ('Ecuba', 'Medea'). Nel 1941, durante una tournée a Londra, impossibilitata a tornare in patria causa i bombardamenti tedeschi sulla capitale inglese, decide di trasferirsi negli USA. Giunta a New York, ha modo di esibire la sua alta scuola di recitazione a Broadway, nel 1942, nello stage 'Hedda Gabler'. Il notevole successo riportato le da modo di avvicinarsi al cinema e l'anno seguente esordisce sul grande schermo, nella potente figura di Pilar, in Per chi suona la campana, di Sam Wood, tratto dal testo di Ernest Hemingway, che le permette subito di vincere l'Oscar e il Golden Globe come miglior attrice non protagonista. La permanenza a Hollywood le consente di interpretare film drammatici con ruoli per lei assolutamente calibrati. Pregevole in L'agente confidenziale e Il lutto s'addice ad Elettra, tenebrosa in Il segreto del castello, senza macchia e senza lode nel kolossal in costume Il principe delle volpi. All'inizio degli anni '50 torna in Grecia, straripante in tutto il repertorio tragico-classico, esibito al nuovo Teatro Reale di Atene (da lei stessa ricostruito assieme al secondo marito Alexis Minotis), con repliche continue proseguite anche all'estero. Torna negli USA per calcare ancora i palchi broadwayani, con incredibile apoteosi di pubblico e critica per i revival di 'Electra' e 'Edipo tiranno'. Ancora a Hollywood per il noir Rapporto confidenziale (1955) e per il colosso mistico-religioso Vento di tempesta (1959). Poi, la pagina italiana, impressa in Rocco e i suoi fratelli (1960) di Luchino Visconti, nella parte della madre dei ragazzi emigrati al nord e un altro film, poco noto, Morte di un bandito (1961) di Giuseppe Amato. E' interprete anche di una produzione greca, To nisi tis Afroditis (1965) e di due francesi: Tante Zita (1968), e L'età selvaggia (1970), suo ultimo film interpretato. Muore di cancro nel 1973. Sposata due volte: con Ioannis Paxinos (due figli) e poi con l'impresario regista-attore Alexis Minotis.







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