La preda della belva (1950, Outrage) La porta dell'inferno (1950, Edge of Doom) Cirano di Bergerac (1950, Cyrano de Bergerac) La vendicatrice dei Sioux (1952, Rose of Cimarron) La città sommersa (1953, City Beneath the Sea) La città che non dorme (1953, City That Never Sleeps) Geraldine (1953) Sangue e metallo giallo (1954, The Yellow Mountain) L'agente speciale Pinkerton (1955, Rage at Dawn) La moschea nel deserto (1955, Bengazi) Il cavaliere della tempesta (1957, The Storm Rider) Tammy fiore selvaggio (1957, Tammy and the Bachelor) Il colosso di New York (1958, The Colossus of New York) Sierra Baron (1958) Il tesoro segreto di Cleopatra (1961, Flight of the Lost Balloon) Gioco d'azzardo (1968, Rogue's Gallery) Minuto per minuto senza respiro (1969, Daddy's Gone A-Hunting) Lotta di potere - Hitters (2002, Hitters)
Il suo vero nome era Mary Ellen Powers. Attrice americana di formazione radiofonica, protagonista e di supporto in una quindicina di film anni '50, in seguito attiva in televisione e anche in teatro; inoltre, autrice di un libro di avventure per ragazzi e di un testo sui metodi di recitazione. Altezza media, di gran bellezza, affascinante per il suo modo di agire sui set, californiana di San Francisco da padre dirigente dell'agenzia giornalistica United Press International e madre direttrice di un istituto d'insegnamento privato, a nove anni si trasferisce con la famiglia a Los Angeles dove frequenta le scuole d'obbligo e da subito, portata verso le scene artistiche, si iscrive alla scuola di recitazione Junior Workshop intitolata al maestro Max Reinhardt. A 13 anni debutta nel cinema in Tough As They Come (1942), ma la moglie di Reinhardt, Helene Thimig, che vede in lei grandi potenzialità per diventare una vera star, le consiglia di non continuare l'attività di attrice-bambina, per non bruciare nell'adolescenza, come spesso accadeva in quell'epoca, una promettente carriera e di attendere almeno cinque anni prima di ripresentarsi nuovamente davanti la cinepresa. È così che si attesta alla radio, presente in numerosi programmi come "Cisco Kid", "Lux Radio Theatre", "Red Ryder", "This Is Your F.B.I.", "Screen Guild on the Air", fin quando, ormai diciannovenne, torna al cinema e grazie all'interessamento di Ida Lupino fa il suo vero esordio nel 1950 in La preda della belva, dove agisce nella parte di una ragazza violentata da un bruto, per un film ad alto rischio di intervento censorio. Messa sotto contratto dal miliardario dell'aviazione Howard Hughes, proprietario della RKO, a distanza di pochi mesi ottiene un ruolo nel noir La porta dell'inferno (1950) ed è prima attrice al fianco di Josè Ferrer nel suo film più famoso, Cirano di Bergerac (1950), qui nominata ai Golden Globes come miglior attrice esordiente. Nel 1951, durante un tour promozionale organizzato dello studios è in Corea, per intrattenere attraverso vari spettacoli le truppe americane impegnate al fronte di guerra. Qui contrae un virus che gli distrugge gran parte del midollo osseo e blocca lentamente la produzione di sangue. Malgrado le cure e una lenta riabilitazione, le conseguenze di questa infezione se le porterà dietro per tutta la vita. Tornata alla normalità, dopo due anni di stop, riprende alla grande l'attività di attrice e in breve si assesta come eroina del b-western. Prima alla Universal, poi in altri studios, si fa ammirare in La vendicatrice dei Sioux (1952), Sangue e metallo giallo (1954), L'agente speciale Pinkerton (1955), Il cavaliere della tempesta (1957) e Sierra Baron (1958). Ad ogni modo non soltanto western; appare indicata anche per altri generi: noir, La città che non dorme (1953), musical, Geraldine (1953), avventura, La moschea nel deserto (1955), commedia, Tammy fiore selvaggio (1957) e fantascienza Il colosso di New York (1958). Ma i film interpretati appartengono sempre e comunque al cinema di seconda fascia. Senza possibilità di uscire fuori da un percorso ormai standardizzato, prova altre strade e dai primi anni '60 passa con decisione alla tv; per oltre trent'anni appare in numerosi tv-series, in maggioranza di natura western, ma anche in telefilm di valore, interprete in "Dottor Kildare", "Perry Mason", "Hazel", "Vita da strega", "Ironside", "Un uomo per la città", "Charlie's Angels". Nel 1965, calca il palcoscenico di Broadway nella comedy ´Absence of a Cello´. Occasionalmente, torna al cinema in produzioni di medio-basso valore, presente anche in due film argentini, Allá donde muere el viento e Seis pasajes al inferno, praticamente sconosciuti al grande pubblico. Nel 1990 lavora per l'ultima volta in televisione, in una puntata della serie "La signora in giallo"; poi si impegna per simposi universitari sulle tecniche di recitazione, soprattutto a riguardo dei metodi di Michael Chekhov, dai quali apprese molto in gioventù. Ospite in serate di gala e rassegne cinematografiche a tema, nel 2002 è nuovamente chiamata nel cinema, per l'ultima volta, in Lotta di potere - Hitters. L'anno successivo, in teatro, si concede per l'addio definitivo alle scene artistiche, sul palcoscenico californiano del Laguna Playhouse in ´Mr. Shaw Goes to Hollywood´. Nel 2004, pubblica il testo sui criteri di recitazione, ´Michael Chekhov on Theatre and the Art of Acting: The Five-Hour Master Class´; precedentemente, nel 1981, è stata autrice anche di un libro per ragazzi, ´Follow the Star´. A 75 anni, per l'aggravemento di una forma di leucemia è ricoverata al Providence St. Joseph Medical Center di Burbank, dove muore nel 2007. Sposata due volte con un divorzio; primo matrimonio con l'agente immobiliare Montague Max Monte Vanton (un figlio, Michael Toren), poi con l'editore Hughes Miller, deceduto nel 1989. Nella vita, è stata amante degli attori Gig Young, Scott Douglas e George Brand, dello sceneggiatore-produttore Stanley Rubin, del produttore Nick Sevano, dell'anchorman radiofonico Ross Martin, del miliardario Howard Hughes, dell'avvocato Ralph Fields, del cantante Guy Mitchell e probabilmente, ma non è certo, di un altro cantante, Pat Nerney.
