Gli uomini preferiscono le bionde (1953, Gentlemen Prefer Blondes) Jail Bait (1954) Athena e le 7 sorelle (1954, Athena) Le fatiche di Ercole (1958) Ercole e la regina di Lidia (1959) Agi Murad il diavolo bianco (1959) Il terrore dei barbari (1959) Gli ultimi giorni di Pompei (1959) La battaglia di Maratona (1959) Morgan il pirata (1960) Il ladro di Bagdad (1961) La guerra di Troia (1961) Romolo e Remo (1961) Il figlio di Spartacus (1962) La leggenda di Enea (1962) Sandokan, la tigre di Mompracem (1963) I pirati della Malesia (1964) Vivo per la tua morte (1968)
ACADEMY OF SCIENCE FICTION, FANTASY & HORROR FILMS, (USA)
Premio alla carriera (1994)
Il suo vero nome era Stephen Lester Reeves. Attore americano, primo e più famoso bodybuilder capace di ottenere popolarità mondiale grazie alle interpretazioni in film peplum italiani anni '50 e '60, dove ha esercitato una vasta gamma di personaggi forzuti, con Ercole in primo piano, ancorati alla mitologia o apparentati a figure letterarie e altre pseudo-storiche rivisitate. Alto circa un metro e novanta, fisico simmetrico di notevoli misure, figlio di un agricoltore del quale rimane orfano a dieci anni, si trasferisce con la madre a Oakland in California, dove inizialmente lavora come fattorino per la consegna di giornali. I suoi muscoli, già abbondanti a 16 anni, prendono sempre più forma, special modo quando inizia a frequentare una palestra di bodybuilding, dove eccelle nel sollevamento pesi. Dopo il diploma conseguito alla High School di Castlemont, deve interrompere l'attività sportiva, ormai professionale, perchè chiamato in guerra, nelle Filippine, durante il secondo conflitto mondiale. Terminate le ostilità, torna in patria e ricomincia da dove aveva lasciato. Ormai perfetto nel fisico, a seguito di riconoscimenti minori, vince in rapida successione i titoli di Mr. America (1947), Mr. Mondo (1948) e Mr. Universo (1950). Nel 1949, Cecil B. DeMille lo scrittura per fargli impersonare il ruolo di Sansone nel biblico Sansone e Dalila, ma dopo il provino gli viene chiesto di dimagrire di almeno una decina di chili dai suoi novantasette, ma Reeves rifiuta e il ruolo è assegnato a Victor Mature. Tuttavia, questa esperienza lo fa avvicinare con più attitudine al mondo del cinema. Dopo brevi esperienze in televisione, nel 1953 appare non accreditato nella celebre commedia musicale di Howard Hawks, Gli uomini preferiscono le bionde, dove agisce nella parte fugace di un atleta appartenente al team olimpico. L'anno successivo, è prima nel ruolo di un investigatore di polizia nel noir inedito Jail Bait; poi, appare nel musical Athena e le 7 sorelle. Coinvolto dall'insuccesso di quest'ultimo film, rimane fermo per quattro anni, pur trovando spazio a Broadway in due musical teatrali, ´Kismet´ e ´The Vamp´; ma dall'Italia (la pellicola arrivò nelle sale nel 1957), il regista Pietro Francisci, rimasto favorevolmente impressionato, soprattutto per la prestanza fisica dell'attore, lo invita a Cinecittà e qui gli affida il ruolo di Ercole in Le fatiche di Ercole (1958). Inizia una nuova carriera che lo vedrà impegnato in altri 14 film, tutti di produzione italiana e tutti di genere avventuroso in costume. Malgrado la moderata capacità recitativa, riesce a far breccia tra il pubblico non solo italiano, ma di mezzo mondo, grazie al suo proverbiale fisico che gli permette di esibirsi in muscolari esibizioni acrobatiche, per un certo tipo di cinema, all'epoca considerato d'evasione o di semplice intrattenimento. È così che l'anno successivo, dopo il trionfo mondiale di Le fatiche di Ercole (distribuito negli USA con titolo Hercules), replica di diritto con lo stesso personaggio in Ercole e la regina di Lidia, sempre diretto da Pietro Francisci, anche questo in giro per il mondo con gran successo (in America Hercules Unchained). Nel giro di quattro anni, oltre vari personaggi, è due volte Ercole (che diventerà il suo marchio di fabbrica), altrettante volte Enea, poi Romolo, Filippine, il pirata Morgan e altre due volte Sandokan, per una serie di film storico-mitologici e d'avventura. Nel 1968, dopo l'esperienza negli spaghetti-western con Vivo per la tua morte, è costretto al ritiro causa il riacutizzarsi di un infortunio alla spalla subito durante le riprese di Gli ultimi giorni di Pompei (1959), indisposizione mal curata, trascinata avanti negli anni con fatica, questa volta vera. Lasciate le scene artistiche, si dedica ai cavalli, sua antica passione, alle auto da corsa e inizia una personale battaglia contro l'uso del doping nella disciplina bodybuilding, imperante negli anni '70 e '80. Al riguardo, nel 1995 pubblica il libro "Building the Classic Physique: The Natural Way", nel quale sono indicati i pericoli che un atleta incorre quando fa ricorso all'assunzione di steroidi e anabolizzanti. Muore nel 2000, a 74 anni, un mese e mezzo dopo la diagnosi che gli rilevava l'insorgere di un linfoma cancerogeno. I suoi rivali nel cinema dell'epoca, Gordon Scott, Ed Fury, Mark Forest e Reg Park, non gli furono mai all'altezza e in epoca contemporanea, attori del calibro di Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, David Prowse e Lou Ferrigno, lo hanno sempre considerato loro punto di partenza. Sposato due volte con un divorzio; primo matrimonio con Sandra Smith, compagna di liceo, poi con Aline Czartjarwicz, di nazionalità polacca, respondabile a Cinecittà dei contratti stipulati ad attori stranieri, deceduta nel 1989. Tra le due unioni, ha stretto una relazione sentimentale con l'attrice Sylvia Lopez, di lui co-protagonista in Ercole e la regina di Lidia (1959). Non ha avuto figli.