Il prezzo della paura
(1956, The Price of Fear)
Alla larga dal mare
(1957, Don't Go Near the Water)
Contrabbando sul Mediterraneo
(1957, Tip on a Dead Jockey)
La giungla della settima strada
(1957, The Garment Jungle)
Il tunnel dell'amore
(1958, The Tunnel of Love)
I due volti del Generale Ombra
(1958, The Two-Headed Spy)
Il sentiero della rapina
(1958, Ride a Crooked Trail)
La battaglia del Mar dei Coralli
(1959, Battle of the Coral Sea)
Le colline dell'odio
(1959, The Angry Hills)
Alla conquista dell'infinito
(1960, Wernher von Braun)
I cannoni di Navarone
(1961, The Guns of Navarone)











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Il suo vero nome era Josephine Giovanna Scoglio. Caratterista inglese di origine italiana, da aristocratica famiglia siciliana, trasferitasi negli USA a soli 14 anni, attiva nel cinema degli anni '50 e in televisione nel decennio successivo; alcolista, morta per overdose di tranquillanti, con decesso classificato in suicidio dalla polizia di Los Angeles, a causa di un precedente tentativo però fallito. Bella e affascinante, sguardo intenso, studia al Bayside High School, di New York e nella stessa city si iscrive al famoso conservatorio The Actors Studio, che frequenta sotto gli insegnamenti di Stella Adler. Sotto contratto con la Universal, debutta senza accredito in Secondo amore (1955) e l'anno seguente ottiene il suo primo ruolo certificato nel noir Il prezzo della paura. Per la sua maniera di apparire, quasi sempre in veste di giovani donne dal carattere ambiguo, è spesso utilizzata in drammi e thriller, come in Contrabbando sul Mediterraneo (1957), La giungla della settima strada (1957), Il sentiero della rapina (1958) e Le colline dell'odio (1959). Lascia la Universal per la M-G-M e poi per la Columbia e qui, nel 1961, interpreta il ruolo della spia nazista nel kolossal bellico I cannoni di Navarone, suo film più famoso. Negli anni '60 passa alla televisione, tuttavia senza apprezzabili risultati. In preda a continue crisi depressive, che tenta di superare attraverso l'uso di alcolici, prova il suicidio gettandosi nel Tamigi dal Ponte di Waterloo, salvata per puro caso da un tassista di passaggio. Più volte fermata dalla polizia, finisce in prigione in diverse occasioni. Hollywood gli sbarra le porte; costretta a implorare ruoli per qualsiasi tipo di film, appare in due produzioni europee: prima nell'italiano Il trionfo di Robin Hood (1962), diretta da Umberto Lenzi e, più avanti, nella sconosciuta commedia spagnola Operación Dalila (1967). Lascia ogni attività nel 1969. Muore nel 1972, 38 anni appena compiuti. Sposata e poi divorziata dall'attore inglese Don Burnett; senza figli. Per un certo periodo è stata compagna di Steve McQueen.







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