La principessa di Mendoza
(1955, That Lady)
Scuola di spie
(1958, Carve Her Name with Pride)
Il treno
(1964, The Train)
Un uomo per tutte le stagioni
(1966, A Man for All Seasons)
Re Lear / King Lear
(1971, King Lear)
Un equilibrio delicato
(1973, A Delicate Balance)
Scorpio
(1973, The Scorpio File)
Enrico V
(1989, Henry V)
Quando vennero le balene
(1989, When the Whales Came)
Amleto
(1990, Hamlet)
Quiz Show
(1994)
La seduzione del male
(1996, The Crucible)








PREMIO OSCAR
Un uomo per tutte le stagioni


NOMINATION ALL'OSCAR
Quiz Show
(non protagonista)


GOLDEN GLOBES
Un uomo per tutte le stagioni
La seduzione del male
(nomination)


BAFTA (ING)
La principessa di Mendoza
(premio)
Un uomo per tutte le stagioni
(premio)
Quiz Show
(nomination)
La seduzione del male
(nomination)



Remember Page

Tribute Page



Il suo nome completo era David Paul Scofield. Attore inglese, famoso e rinomato interprete di drammi teatrali ricavati da testi classici, nel cinema raramente presente, comunque protagonista in produzioni di spessore, molte delle quali rifacimenti di opere da lui stesso portate in palcoscenico. Alto, viso corrugato, sguardo vibrante e deciso, timbro vocale perfetto, visibilissimo per la cinepresa, figlio di un insegnante, studia in patria alla Varndean School for Boys di Brighton, al Repertory Theatre School di Croydon e al Mask Theatre and Drama School di Londra. Quattordicenne, nel 1936, debutta, acclamato dal pubblico, sul palco del Theatre Royale di Brighton in "The Only Way". Sull'onda dell'entusiasmo, rimane con i piedi ben piantati a terra e anziché proseguire, preferisce gli studi che raffinano ancor più la sua dote recitativa, fino al 1940, quando al Westminster Theatre è applaudito a scena aperta per "Desire under the Elms" e "Abraham Lincoln". La svolta della carriera arriva nel 1943, grazie all'incontro con il famoso regista teatrale Peter Brook; assieme, attraverso il Birmingham Repertory Theatre danno inizio a un lungo sodalizio di ferro, con culmine nel 1962 per il "King Lear" del Royal Shakespeare Company, rappresentato prima al Aldwych Theatre di Londra e in tournée a Parigi e New York. Il cinema americano gli tiene gli occhi addosso e nel 1953 la M-G-M gli offre il ruolo di Marco Antonio in Giulio Cesare di Joseph Leo Mankiewicz; ma i folti impegni teatrali del periodo non gli consentono di accettare la proposta, con ruolo poi andato a Marlon Brando. Comunque attratto dalla cinepresa, l'anno successivo debutta sul grande schermo nel kolossal di produzione anlo-ispanica La principessa di Mendoza. Negli anni a seguire, appare come Capitano nel bellico-biografico Scuola di spie (1958) e nel 1964 offre maiuscola prova in Il treno, nei panni di ufficiale nazista, ostacolato dai partigiani francesi nel tentativo di trasportare quadri di enorme valore da Parigi a Berlino. Calca il palcoscenico di Broadway una sola volta, nel 1963 per "Un uomo per tutte le stagioni" nel ruolo di Sir Thomas Moore, che gli vale il Tony Award come miglior attore; nel 1966, in una memorabile interpretazione, vince l'Oscar per l'analogo rifacimento per il cinema. Notevoli performance anche per il dramma Un equilibrio delicato, per lo spionistico Scorpio e per Quando vennero le balene. Sul grande schermo, riprende personaggi teatrali del repertorio shakespeariano, da lui stesso già espressi su vari palcoscenici, come Re Lear (1971, di Peter Brook), Enrico V (1989, di Kenneth Branagh) e Amleto (1990, di Franco Zeffirelli). Nel 1994 è nominato all'Oscar per Quiz Show e nel 1996, interpreta il suo ultimo film, La seduzione del male. Abbastanza attivo anche in televisione, nel tv-series "Martin Chuzzlewit" e nel film-tv "Male of the Species" con il quale conquista un Emmy Award. Voce off in numerosi film, sia televisivi sia cinematografici, narratore in Genesi: La Creazione e Il Diluvio (1994) di Ermanno Olmi. Nel corso della lunga carriera è stato premiato da ben 15 associazioni (nessuna italiana) e nel 1956 la Regina Elisabetta II lo ha nominato Comandante dell'Impero Britannico e poi Grande Ufficiale della Corona. Muore nel 2008, dopo una lunga lotta contro la leucemia. Sposato all'attrice televisiva Joy Parker (due figli, Martin e Sarah).







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