Lo strano amore di Marta Ivers
(1946, The Strange Love of Martha Ivers)
Solo chi cade può risorgere
(1947, Dead Reckoning)
Furia nel deserto
(1947, Desert Fury)
Tragedia a Santa Monica
(1948, Pitfall)
Le vie della città
(1948, I Walk Alone)
È tardi per piangere
(1948, Too Late for Tears)
La città nera
(1950, Dark City)
Ai confini del delitto
(1951, Two of a Kind)
La montagna dei sette falchi
(1951, Red Mountain)
La gang
(1951, The Racket)
Morti di paura
(1953, Scared Stiff)
La campana ha suonato
(1954, Silver Lode)











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Il suo vero nome era Emma Matzo. Attrice americana di discendenza russa, studia al Marywood College in Pennsylvania e, a New York, arte drammatica presso l'Alvienne School of Drama. È modella prima di affrontare un breve percorso teatrale a Broadway, dove tra l'altro, sostituisce la leggendaria attrice Tallulah Bankhead in 'The Skin of Our Teeth' del 1942 diretto da Elia Kazan. Donna di gran fascino, bionda platino dall'aspetto inquietante, fisico slanciato, sguardo enigmatico, voce roca, soprannominata ´la minaccia´, tra i sex-symbol negli anni '40, è subito inghiottita dalla macchina hollywoodiana che la trasforma nell'eroina dei film-noir del periodo. Il produttore Hal Wallis la mette sotto contratto con la Paramount cercando di farne il contraltare delle già affermate Veronica Lake e Lauren Bacal. Si esprime ai massimi livelli nei thriller neri; da Lo strano amore di Martha Ivers (1946) a La gang (1951) è presente in ben 10 film, dove interpreta spesso ruoli di donna fatale, o in in opposizione alla dark lady. Icona assoluta del genere, incontra presto il declino quando, nella metà degli anni '50, questo genere di cinema comincia a tramontare. Si affida allora alla televisione, interprete di vari telefilm e series commerciali. Una carriera promettente vanificata precocemente e in maniera inspiegabile. Cessa ogni attività nel 1965 ma nel 1978 è chiamata nella parte di una adulta ninfomane aristocratica per il thriller Pulp. Organizza opere di beneficenza e, anticomunista convinta, appoggia svariate campagne elettorali per il Partito Repubblicano. Negli ultimi 25 anni si ritira in se stessa, senza più concedersi per interviste o reportage cinematografici. Fino alla sua morte, sopraggiunta per insufficienza cardiaca nel 2014, 92enne, nessuno fu in grado di poterla visitare. Sposata una sola volta, con il principe russo Stass Reed, matrimonio durato meno di un anno e concluso con il divorzio. Il gossip dell'epoca, per senza riscontri oggettivi, l'ha sempre dipinta attrice bisessuale; a lei attribuite diverse relazioni: con il produttore Hal B. Wallis, il petroliere texano Bill Dugger, con il direttore della stazione radiofonica KLAC Mortimer Hall e con gli attori Stewart Granger e Laurence Harvey.










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