Solo una notte
(1933, Only Yesterday)
E adesso pover'uomo?
(1934, Little Man, What Now? )
Le vie della fortuna
(1935, The Good Fairy)
La rosa del Sud
(1935, So Red the Rose)
Nel mondo della Luna
(1936, The Moon's Our Home)
Ossessione del passato
(1938, The Shining Hour)
Three Comrades
(1938)
Scrivimi fermo posta
(1940, The Shop Around the Corner)
Bufera mortale
(1940, The Mortal Storm)
Così finisce la nostra notte
(1941, So Ends Our Night)
Gli amanti
(1941, Back Street)
Amore per appuntamento
(1941, Appointment for Love)
Angeli all'inferno
(1943, Cry ´Havoc)
Non siate tristi per me
(1950, No Sad Songs for Me)








NOMINATION ALL'OSCAR
Three Comrades



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Il suo nome completo era Margaret Brooke Sullavan. Attrice americana di scuola teatrale, sua seconda attività parallela al cinema, che non ha mai particolarmente amato malgrado i successi derivati da prestazioni superlative, considerata la migliore attrice del repertorio melodrammatico, morta a soli 50 anni, probabilmente suicida. Bassa di statura, di normale bellezza, voce roca, figlia di un ricco agente di borsa, carattere ribelle e turbolento, come la sua futura vita coniugale, incline alla contestazione anche nel particolare più irrilevante, passa l'adolescenza da una scuola all'altra nello stato della Virginia, tutte private e frequentate da alunni di famiglia facoltosa: Episcopal Institute di Chatham e Sullins College di Bristol, fino a ottenere il diploma alla Dramatic School di Boston, sotto gli insegnamenti di Edward E. Clive. Si laurea alla University Players di West Falmouth, nel Massachusetts e qui debutta, non ancora 18enne su palcoscenici professionali assieme ad aspiranti attori come Henry Fonda, che sarà suo marito e James Stewart, entrambi, in seguito, colleghi di cast in diversi film. Trasferitasi a New York, ricca di un apprendistato curato personalmente da Joshua Logan, nel 1926 debutta a Broadway nella comedy 'Hello, Lola'. Per cinque anni, lavora sui palchi in tour e si distingue anche in radio; poi, dal 1931 torna in pianta stabile nel teatro newyorkese, interprete in commedie di successo, 'Sideshow', 'A Modern Virgin', 'If Love Were All' e molte altre. Nel 1933, persuasa dal regista John M. Stahl, accetta l'invito ed è protagonista nel suo film d'esordio, il dramma Solo una notte, ma pretende una clausola, nella quale è libera di rifiutare l'incarico qualora, nei primi 10 giorni di lavorazione le fosse risultato ripugnante l'ambiente hollywoodiano. Porta a termine la lavorazione e firma un lucroso contratto con la Universal. In breve, diventa una star del cinema di successo; grazie al suo magnetismo espressionista e alla forte personalità vincente si rivela attrice versatile e sottile, eccellente nel dramma e nella commedia sofisticata, tuttavia maggiormente usata nei classici melodrammi strappalacrime. Ma la sua irascibilità e l'atteggiamento sprezzante nei confronti di Hollywood, la portano presto a frequenti scontri con gli studios, alla Universal prima e alla Metro-Goldwyn-Mayer dopo, dando così motivo a suoi improvvisi ritorni a Broadway. Tra le sue indimenticabili performance, è obbligatorio ricordarla nel dramma E adesso pover'uomo? (1934) di Frank Borzage, nella romanza Le vie della fortuna (1935), diretta dal suo secondo marito William Wyler (1935), nell'affresco secessionista di King Vidor La rosa del Sud (1935), moglie malata di Robert Taylor nell'inedito in Italia Three Comrades (1938, nominata all'Oscar), tragicamente introspettiva in Ossessione del passato (1938) e Bufera mortale (1940), elegante nella commedia di Ernst Lubitsch Scrivimi fermo posta (1940), arcigna nel war-movie Angeli all'inferno (1943), tra i rari film di guerra con cast interamente al femminile. Proprio con Angeli all'inferno, si può considerare chiusa la sua carriera cinematografica; tornerà al cinema per l'ultima volta nel 1950 in Non siate tristi per me. Continuativamente litigiosa con i produttori, il suo astio si riversa anche nei rapporti familiari. Prova la televisione in rare circostanze e senza risultati apprezzabili; torna a Broadway e tra il 1953 e il 1956 è ancora in auge in tre rappresentazioni: 'The Deep Blue Sea', 'Sabrina Fair' e 'Janus'. La consapevolezza di un declino prossimo a venire, assieme al disagio provocato da un'accentuata forma di sordità, la porta in uno stato di acuta depressione, che per frenarla è costretta al ricorso degli psicofarmaci, anche ad alti dosi. Nel 1960, a 50 anni, è trovata morta nella stanza dell'albergo; il medico stabilisce il decesso per causa accidentale provocata da una overdose di barbiturici, ma la polizia chiude rapidamente il caso come suicidio accertato. Turbolenta vita coniugale con quattro matrimoni e tre divorzi; prima unione con l'attore Henry Fonda, poi con il regista William Wyler, quindi con il produttore teatrale, suo agente Leland Hayward (tre figli, Bridget, morta suicida a 21 anni, un anno dopo la madre, Brooke, scrittrice e William, produttore, anche lui morto suicida nel 2008), infine con il campione di tennis Kenneth Wagg. Nel 1980, prodotto dal figlio William un film-tv autobiografico a lei dedicato, "Haywire", diretto da Michael Tuchner e ricavato dal bestseller redatto della figlia Brooke, con Lee Remick nel ruolo della Sullavan e Jason Robards in quello del marito Leland Hayward. A lei attribuiti diversi flirt con personaggi del mondo dello spettacolo, con il produttore Howard Hughes, il regista teatrale Jed Harris e gli attori Humphrey Bogart e James Stewart.








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