Ombre bianche
(1928, White Shadows in the South Seas)
The Bridge of San Luis Rey
(1929)
Il vampiro del mare
(1930, The Sea Bat)
Estrellados
(1930)
Aloha
(1931)
Ma che cos'é quest'Africa!
(1933, So This Is Afric)
La donna che ho rubato
(1933, The Woman I Stole)
La guerra lampo dei fratelli Marx
(1933, Duck Soup)
Il vagone rosso
(1933, Red Wagon)











Tribute Page



Il suo vero nome era Paula Osterman. Attrice messicana di origine tahitiana naturalizzata americana, di breve carriera cinematografia, con soli 14 film all'attivo, interrotta dopo il secondo matrimonio dietro pressioni del marito, mai più presente in nessuna manifestazione artistica. Mora, non alta ma ugualmente sexy, di bellezza tipicamente latina, vitale, apparenza esotica conveniente per il genere avventuroso, ugualmente opportuna in commedie e drammi, sorella maggiore dell'attrice Renee Torres, anche lei di breve carriera, dopo le scuole elementari frequentate a Sonora, in Messico, si trasferisce con la famiglia in California e qui attratta dal cinema frequenta scuole di recitazione a Hollywood ed è partecipe di numerosi provini presso le principali majors. Diciannovenne, nel 1928 è scelta dalla Metro-Goldwyn-Mayer che la fa esordire da prima attrice nel dramma romantico Ombre bianche, film muto, primo nella storia del cinema con musica ed effetti sonori sincronizzati. È al fianco di attori e attrici di gran nome per quell'epoca, Buster Keaton, Monte Blue, Ernest Torrence, Myrna Loy, Charles Bickford, i fratelli Marx e Lili Damita, sua acerrima rivale ed appare in film di rilievo, come The Bridge of San Luis Rey, Estrellados, Il vampiro del mare e La guerra lampo dei fratelli Marx, suo film più famoso dove, in una scena, offre prova notevole, tipica della commedia comica demenziale. Gli ultimi film interpretati la vedono in ruoli non più di protagonista assoluta; lavora in doppio ruolo per Il vagone rosso, appare anche in teatro, a Broadway per ´Adam Had Two Sons´ e nel 1936 si concede in una parte fugace nel suo ultimo film, Go West Young Man. Non tornerà più dietro una cinepresa, convinta suo malgrado dal marito, che negli anni quaranta sarà produttore di una serie di b-movie. Si ritira a vita privata; rimasta vedova e sola, nel 1985 scampa miracolosamente ad un incendio che distrugge la sua villa di Malibu. Colpita da ictus, muore a Los Angeles nel 1987, a 78 anni. Inizialmente moglie dell'attore Jon Hall, divorzia per sposare l'agente di cambio poi produttore cinematografico Stephen Ames, deceduto nel 1954; è nuovamente sposa di Jon Hall che muore suicida nel 1979, dopo agonia durata diversi mesi causata da un cancro alla prostata. Tra i primi due matrimoni, ha stretto una breve relazione sentimentale con il produttore televisivo Charles Feldman. Non ha avuto figli.








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