The American Beauty (1927) The Private Life of Helen of Troy (1927) I signori preferiscono le bionde (1928, Gentlemen Prefer Blondes) Monella bionda (1928, Naughty Baby) Ragazze d'America (1929, Broadway Babies) La reginetta delle canzoni (1929, The Girl from Woolworth's) Vertigine del lusso (1930, Playing Around) Show Girl in Hollywood (1930) Sweethearts on Parade (1930) Sweet Mama (1930) The Widow from Chicago (1930) Birichina del gran mondo (1931, The Naughty Flirt) Murder at Midnight (1931) Guerra bianca (1933, Employees' Entrance) Piroscafo di lusso (1933, Luxury Liner) Dinamite doppia (1933, Picture Snatcher) Sweet Music (1935) La grande città (1937, Big City) Viale Flamingo (1949, Flamingo Road)
Il suo vero nome era Alva Violet White. Attrice e cantante americana, tra le regine della commedia e delle romanze musicali anni '30, amata dal pubblico, detestata dalla critica, mal sopportata dal puritanesimo hollywoodiano dell'epoca, che non gli perdonò i continui scandali di natura sessuale cui finì invischiata, al punto da troncargli la carriera nel periodo di maggior fulgore. Non alta ma ugualmente sexy, rossa naturale poi bionda con capelli a caschetto, labbra carnose, frizzante in scena come nella vita privata, da genitori artisti del vaudeville, orfana di madre appena bambina, allevata dai nonni di origine italiana, studia al Roanoke College di Salem, in Virginia e dopo il trasferimento in California, si diploma alla High School di Hollywood. Inizia a lavorare come segretaria ma in maniera non stabile, spesso allontanata perchè considerata troppo sensuale e provocante, trova lavoro come aiuto alla sceneggiatura presso lo studio di Charles Chaplin, il quale riconosce in lei spiccate doti di attrice e la indirizza verso il cinema. Ventitreenne, in pieno star-system, quando gli attori erano di esclusiva proprietà degli studios, sottoscrive un contratto con la First National, che vuol farne l'alter ego di Clara Bow, con clausola di non sposarsi prima dei 28 anni e obbligo di imparare il francese e lo spagnolo. Debutta nel 1927 in The Sea Tiger; inizialmente è interprete per ruoli di supporto in svariati b-movie, poi nel 1928 è protagonista per la prima volta in I signori preferiscono le bionde e da qui in avanti, per un paio d'anni diventa mattatrice del musical minore e della comedy popolare. Pur girando film non celebri, acquista crescente notorietà, grazie alle prove offerte in La reginetta delle canzoni, Vertigine del lusso, Show Girl in Hollywood, Sweethearts on Parade, The Widow from Chicago e, su tutti, Sweet Mama, film dal forte consenso di pubblico. Ma il successo derivato dalle prestazioni sul grande schermo, poco si concilia con il suo modo di agire fuori dai set. Continuativamente al centro di scandali per i continui flirt passionali intrattenuti anche durante il primo matrimonio, finisce presto sulle pagine dei giornali e la First National gli rescinde il contratto per aver violato la ´condotta morale´. Ferma per due anni, colpita da un forte esaurimento nervoso, torna al cinema ingaggiata da vari studios nel 1933, mai più protagonista, per interpretare ruoli minori in film di secondo piano. Alla media di uno o due film l'anno, contro i cinque/sei del periodo di maggior splendore, va avanti fino al 1942. Poi, dopo un'assenza di sette anni, è chiamata da Michael Curtiz che gli affida una parte limitrofa nel dramma Viale flamingo (1949). Lasciate le scene artistiche, torna all'attività iniziale di segretaria, ma nel 1958 è ancora una volta sotto i riflettori, richiesta in una puntata del tv-series "The Ann Sothern Show". Si ritira a vita privata; muore a causa di un ictus cerebrale nel 1983, a 78 anni. Sposata due volte, senza figli, con altrettanti divorzi: prima unione con lo sceneggiatore Sy Bartlett, poi con l'attore Jack Roberts. È stata al centro di numerose storie d'amore, più o meno passeggere, con i registi Mervyn LeRoy, Victor Fleming, gli attori Donald Keith, John Warburton, il pilota d'aerei Dick Grace e in ultimo, relazione piuttosto lunga, con il musicista William Hinshaw.