PLANET OF THE APES
IL PIANETA DELLE SCIMMIE

Tom ................................................................... Bar  

Mark Wahlberg ................... Capitano Leo Davidson  

Tim Roth ........................................ Generale Thade  

Helena Bonham Carter ....................................... Ari  

Michael Clarke Duncan ................... Colonello Attar  

Paul Giamatti ................................................ Limbo  

Estella Warren .............................................. Daena  

Cary-Hiroyuki Tagawa .................................... Krull  

David Warner .............................. Senatore Sandar  

Kris Kristofferson ........................................ Karubi  

Erick Avari ..................................................... Tival  

Luke Eberl ....................................................... Birn  

Evan Dexter Parke ...................................... Gunnar  

Glenn Shadix ................................... Senatore Nado  

Freda Foh Shen ................................................ Bon  

Chris Ellis ...................................... Generale Vasich  

Anne Ramsay ...... Ten. Colonnello Grace Alexander  

Andrea Grano .................... Maggiore Maria Cooper  

Michael Jace ...................... Maggiore Frank Santos  

Michael Wiseman ....................................... Hansen  

Lisa Marie ...................................................... Nova  

Eileen Weisinger ........................................... Leeta  

Deep Roy .......................... gorilla, nipote di Thade  

Chad Bannon ............................ soldato cacciatore  

Kevin Grevioux ............................ scimmia soldato  

Isaac C. Singleton Jr. ................... scimmia soldato  

Jay Caputo ............................ scimmia adolescente  

Philip Tan ............................. scimmia adolescente  

Callie Croughwell ............. piccola ragazza umana  

Allie Habberstad ................ ragazza che accarezza  

Brett Smrz ............................... umano che scherza  

Howard Berger ........................................... gorilla  

Rick Baker .......................... altra vecchia scimmia  

Cameron Croughwell ................................ scimmia  

Joshua Croughwell ................................... scimmia  

Hannah Peitzman ...................................... scimmia  

Molly Peitzman ......................................... scimmia  

Jesse Tipton .............................................. scimmia  

Shane Habberstad ..................................... scimmia  

Chet Zar .................................... venditore di frutta  

Linda Harrison ............................................ umana  

Eddie Adams ...................................... altra umana  

Todd Babcock ................ scimmia maschio al party  

Lorenzo Callender ......... scimmia maschio al party  

Kam Heskin ................... scimmia maschio al party  

Jim Holmes .................... scimmia maschio al party  

Todd Kimsey ................. scimmia maschio al party  

Candace Kroslak ........... scimmia maschio al party  

Mark Christopher Lawrence ........ scimmia al party  

Melody Perkins ............. scimmia femmina al party  

Tate Taylor .................... scimmia femmina al party  

Joanna Thompson .......... scimmia femmina al party  

Shonda Farr .................. scimmia femmina al party  

Joanna Krupa ................ scimmia femmina al party  

Elizabeth Lackey .......... scimmia femmina al party 

Nell'anno 2029, una stazione orbitante USA, che ruota intorno a Saturno, è investita da una tempesta magnetica che mette a serio rischio l'incolumità della struttura e del suo equipaggio. È mandato fuori, a bordo di una sonda, uno scimpanzè addestrato, affinché informi i membri della stazione aerea su ciò che effettivamente sta accadendo; ma la scimmietta si perde nello spazio. Il capitano Leo Davidson, decide allora di agire per proprio conto e spinto dall'affetto che lo lega alla bestiola, parte anch'esso, a bordo di un'altra navicella spaziale, alla sua ricerca. La tempesta magnetica è fortissima e Davidson viene scaraventato indietro nel tempo di qualche milione d'anni e fatto precipitare in queste condizioni, verso la Terra. Una volta sbarcato, egli assiste ad un evento sbalorditivo; la Terra è dominata dalle scimmie, gli umani sono considerati animali e trattati come schiavi.
Davidson conosce una ragazza, Deana e con lei altri patrioti; il gruppo fugge nel deserto, inseguito dalle legioni di scimmie comandate dal perfido Generale Thade, il quale nel frattempo, ottenuto dal senato il potere assoluto, ha intenzione di far piazza pulita di tutti gli esseri umani. Intanto il gruppo di fuggiaschi raggiunge la città di Calima, che non è nient'altro che il rudere di una grande stazione orbitante terrestre precipitata sul pianeta chissà quanti millenni prima. Attorno a Leo e Deana si riunisce un esercito di umani desiderosi di combattere per riscattare la loro razza. La battaglia con le scimmie è cruenta e quando sembra che queste debbano avere il sopravvento, improvvisamente atterra la navetta sperduta con a bordo lo scimpanzé. Le scimmie lo scambiano per il loro Dio e cessano di combattere; Thade è neutralizzato e Leo, a bordo della navicella parte, convinto di riassestarsi nella sua epoca.
Dopo un viaggio vorticoso il capitano atterra a Washington davanti alla Casa Bianca, ma ad accoglierlo ci sono ancora scimmie. Questa volta è andato oltre il tempo; difatti Leo, scrutando per un attimo l'enorme statua di Abramo Lincoln si accorge che la raffigurazione non è quella del famoso presidente americano, bensì l'immagine del Generale Thade.

Il peggior lavoro di Tim Burton e remake dello straordinario Il pianeta delle scimmie (1968) di Franklin Schaffner. È persino imbarazzante parlarne, per qualcosa di sconclusionato, scarrocciante e veramente "scimmiottesco". Burton, rendendosi conto del disastro combinato, si affrettò a dichiarare quest'obbrobrio, non un sequel, né un prequel e tantomeno un remake, ma solo una "rivisitazione" della pellicola precedente, sfruttata in chiave caricaturale. Sconcertante a livello narrativo, molto ingarbugliato e piuttosto deprimente nella sua fattezza, il film é tenuto a galla tramite la magniloquente architettura visiva di Rick Heinrichs, il quale grazie ad una calzante scenografia pseudo-gotico-claustrofobica riesce a non far sprofondare la baracca in direzione dello zero assoluto. I tanto decantati effetti speciali sono ridotti a forma di disegno animato, tipico della serie televisiva Star Trek anni settanta.
La totale mancanza di idee ha reso la sceneggiatura piatta e convenzionale, vuota di originalità e preoccupata soltanto di porre in evidenza un racconto a fumetti nella sua banalità più viscerale. In questa girandola ad inseguimento, lontana anni luce da un approfondimento sociale e culturale (rapporto tra i popoli, progresso che vuol dire regresso, diritti umani, ecc.), al contrario presente nel capolavoro di Schaffner, il punto di forza è sciolinato in una mera rappresentazione di personaggi in passerella per nulla diversi tra loro; anzi, ammassati in un concetto visivo pomposo e assai superficiale.

Persino la scelta degli attori è sconcia; non esiste un solo interprete capace di calarsi nel personaggio e dare a questo, forma e sostanza. Coinvolto in questa baggianata persino il non accreditato Charlton Heston nel ruolo di una vecchia scimmia e per questo suo auto-declassamento, finito giustamente nelle mire dei Razzie Awards (i famosi "Lamponi", consegnati ogni anno alle peggiori categorie cinematografiche) ad ex-aequo con la bambola di porcellana Estella Warren. Dal cast il solo Tim Roth, sebbene occultato dal trucco, emerge con eccellente dinamismo senza sfigurare. Al contrario, gli attori "umani", la già citata Estella Warren e Mark Wahlberg, sembrano due esseri di passaggio, tanto è insignificante la loro recitazione; la Warren sembra un manichino imbiancato e Wahlberg assomiglia molto a un bambolotto di gomma. Per non parlare del trucco, molto approssimativo - scimmie con un candido viso bianco o nero secondo la carnagione degli interpreti, nel pieno di arzigogoli datati e stereotipati. I costumi, al contrario, possiedono una certa valenza.
Nient'altro da segnalare, se non ricordare la massiccia campagna pubblicitaria che accompagnò l'evento; uso ormai consolidato per questo genere e diventato oggi un vero e proprio vezzo per le grandi produzioni. Un incessante martello propagandistico della durata di un anno e mezzo; e mai tanta attesa fu più vanificata di questa.
Giustamente ignorato sia dai membri dell'Academy Awards, sia da quelli del Golden Globes (neppure una nomination), al film sono arrivati riconoscimenti soltanto da parte di associazioni periferiche.
Tim Burton ha fatto sicuramente di meglio, il suo talento qui, è andato in fumo.

Ennesima collaborazione tra il regista Tim Burton e il compositore Danny Elfman (Beetlejuice, Nightmare Before Christmas e Sleepy Hollow). Non essendoci temi diversificati tra loro, la composizione è retta da un blocco unico, dominato da percussioni di timpani e fiati che il musicista addomestica sapientemente e con navigato mestiere. Lo score subisce l'influenza delle immagini ed Elfman è bravo a non farsi prendere la mano, riuscendo a contenere la musica in parametri di minima. Il suo sforzo tuttavia non produce appieno l'effetto desiderato; il risultato finale è compromesso da questa logica riduttiva, quindi all'ascolto non rimane che una ninna-nanna accelerata, centrata nell'assetto della pellicola, ma sicuramente poco godibile all'infuori della visione del film.


Info - Discografia
Il CD ufficiale è distribuito dalla Sony Classics e si avvale tra l'altro, della canzone inserita nei titoli di coda, Rule The Planet, un remix di Paul Oakenfold, che in parte riabilita l'intera incisione.

Foto Gallery

Oltre il poster, la Gallery comprende un'ampia rassegna fotografica commentata, tratta da alcune tra le più importanti sequenze del film.

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Video Clip