Peer Gynt
(1941)
Julius Caesar
(1950)
La città nera
(1950, Dark City)
Ruby fiore selvaggio
(1952, Ruby Gentry)
Il più grande spettacolo del mondo
(1952, The Greatest Show on Earth)
Il giuramento dei Sioux
(1952, The Savage)
Pony Express
(1953)
La freccia insanguinata
(1953, Arrowhead)
Lontano dalle stelle
(1953, Bad for Each Other)
Schiava e signora
(1953, The President's Lady)
Furia bianca
(1954, The Naked Jungle)
Il segreto degli Incas
(1954, The Secret of the Incas)
Lucy Gallant
(1955)
I due capitani
(1955, The Far Horizons)
La guerra privata del maggiore Benson
(1955, The Private War of Major Benson)
I dieci comandamenti
(1956, The Ten Commandments)
I violenti
(1956, Three Violent People)
Il grande paese
(1958, The Big Country)
I bucanieri
(1958, The Buccaneer)
L'infernale Quinlan
(1958, Touch of Evil)
Ben-Hur
(1959)
I giganti del mare
(1959, The Wreck of the Mary Deare)
El Cid
(1961)
Pranzo di pasqua
(1962, The Pigeon That Took Rome)
55 giorni a Pechino
(1963, 55 Days at Peking)
Il dominatore
(1963, Diamond Head)
Sierra Charriba
(1965, Major Dundee)
Il tormento e l'estasi
(1965, The Agony and the Ecstasy)
La più grande storia mai raccontata
(1965, The Greatest Story Ever Told)
Il principe guerriero
(1965, The War Lord)
Khartoum
(1966)
Sinfonia di guerra
(1968, Counterpoint)
Il pianeta delle scimmie
(1968, Planet of the Apes)
Costretto ad uccidere
(1968, Will Penny)
Number One
(1969)
L'altra faccia del pianeta delle scimmie
(1970, Beneath the Planet of the Apes)
Ventitre pugnali per Cesare
(1970, Julius Caesar)
Il re delle isole
(1970, The Hawaiians)
1975: occhi bianchi sul pianeta Terra
(1971, The Omega Man)
La selva blanca
(1972, Call of the Wild)
Il pirata dell'aria
(1972, Skyjacked)
All'ombra delle piramidi
(1973, Antony and Cleopatra)
2022: i sopravvissuti
(1973, Soylent Green)
I tre moschettieri
(1973, The Three Musketeers)
Airport 75
(1974, Airport 1975)
Terremoto
(1974, Earthquake)
Milady
(1974, The Four Musketeers)
La battaglia di Midway
(1976, Midway)
Gli ultimi giganti
(1976, The Last Hard Men)
Panico nello stadio
(1976, Two Minute Warning)
Il principe e il povero
(1978, Crossed Swords)
Salvate il Gray Lady
(1978, Gray Lady Down)
Alla trentanovesima eclisse
(1980, The Awakening)
I giganti del West
(1980, The Mountain Men)
I predatori della vena d'oro
(1982, Mother Lode)
Solar Crisis
(1990)
Un Angelo da quattro soldi
(1990, Almost an Angel - non accreditato)
Tombstone
(1993)
Fusi di testa 2 - Waynestock
(1993, Wayne's World 2)
True Lies
(1994 - non accreditato)
Il seme della follia
(1995, In the Mouth of Madness)
Alaska
(1996)
Hamlet
(1996)
Gideon
(1999)
Toscano
(2000)
Ogni maledetta domenica
(2000, Any Given Sunday)
Planet of the Apes
(2001 - non accreditato)
The Order
(2001)
Amori in città... e tradimenti in campagna
(2001, Town & Country)
Papà Rua Alguem 5555
(2003)




(da Ben-Hur - 1959)




Fan Site
Charlton Heston World



Il suo vero nome era John Charles Carter.

Studi e formazione: ´New Trier Township High School East´ di Winnetka - ´Northwestern University´ di Evanston.

Tra i mostri sacri del cinema mondiale di ogni tempo. Personaggio energico e risoluto, dotato di grande appeal verso il pubblico, special modo per i ruoli da lui interpretati, sempre in difesa del diritto e la libertà individuale.

Dopo gli studi è speaker alla radio di Chicago; poi esordisce a Broadway come attore teatrale, quindi passa alla nascente televisione prima di avventurarsi nel pianeta Hollywood.

Spazia davvero in tutti i generi: dal noir all'avventura, dal catastrofico al western, dalla fantascienza al war-movie. Ma è nel kolossal in costume che ha consolidato la sua fama, interpretando in poco più di 20 anni ben 22 film di carattere storico-epico-biblico ad inclinazione spettacolare; tutti, se non di critica, di grandissimo successo internazionale. Non uno di questi film è mai passato inosservato.

È l'attore americano di nascita che più di altri ha interpretato ruoli shakespeariani (quattro volte la figura di Marco 'Antonio, compresa la versione teatrale). Nel mondo, è secondo soltanto a Laurence Olivier.

Alto e dal fisico imponente; sportivo sin dalla gioventù, si è cimentato nel football americano e da corridore, nuotatore e tennista.

Accetta con entusiasmo la parte di Alessandro Magno in Alessandro il grande (1956) di Robert Rossen, ma su convincimento di Cecil B. DeMille rinuncia al personaggio per interpretare, sempre nello stesso anno, Mosè in I Dieci Comandamenti. La scelta di DeMille cadde su Heston, non tanto perchè ne conosceva le qualità interpretative avendolo già diretto nel 1952 in Il più grande spettacolo del mondo, ma soprattutto perché l'attore, a detta del regista, somigliava notevolmente alla statua di Mosè scolpita da Michelangelo, con particolare rifermimento al naso, leggermente arcuato.

È stato regista di se stesso in tre film: I predatori della vena d'oro (1982), All'ombra delle piramidi (1973, unico caso anche sceneggiatore) e Un uomo per tutte le stagioni (Film-TV 1988).

Durante la carriera si permette di rifiutare ruoli in film famosi e soltanto perché non daccordo sulla sceneggiatura o l'impronta dattata dai film. Nella lunga lista da ricordare: nel 1952 declina la parte da protagonista, poi andata a Gary Cooper, in Mezzogiorno di fuoco, nel 1960 rifuta il ruolo di Jim Bowie in La battaglia di Alamo di John Wayne perchè il film ha troppe implicazioni di carattere politico, nello stesso anno quello poi impersano da John Wayne nel bellico Il giorno più lungo, nel 1972 è sostituito da Gregory Peck in Il presagio, nel 1975, prima di Oliver Reed, non accetta quello di Brody in Lo squalo di Steven Spielberg, personaggio poi interpretato da Roy Scheider e sempre per Steven Spielberg, rifiuta di impersonare il Gen. Joseph Stilwell in 1941 (1979), ritendo tale film un insulto ai veterani di guerra.

Dopo aver interpreto e vinto l'Oscar come miglior attore in Ben-Hur, trasforma la sua casa (e il giardino antistante) in un vero museo ricco di cimeli usati durante la lavorazione del film. Il suo diario personale, registrato quotidianamente in tutto il periodo delle riprese è disponibile nel cofanetto a 5 DVD del film, restaurato dalla Warner Bros nel 2011.

Quando Gore Vidal scrisse la sceneggiatura di Ben-Hur, disegnò il rapporto tra il protagonista e Messala come omosessuale. Di questo, ne erano al corrente soltanto Stephen Boyd e il regista William Wyler. Heston fu tenuto all'oscuro, in quanto se a conoscenza del fatto, avrebbe sicuramente abbandonato il set, come lo stesso attore ammise molti anni più tardi.

Da una sua intervista, emerge che il lavoro più impegnativo a puro livello di stress fisico e mentale è stato Il pianeta delle scimmie (1968), tra l'altro girato mentre era afflitto da un'influenza con 38 gradi di febbre. Maggiormente che nei kolossal in costume, dove sopportava, con tenacia e un certo disagio, trucco e costumi pesantissimi, per lo più composti da armature di vario tipo.

Di religione protestante, inizialmente democratico (appoggia nelle campagne elettorali al senato Adlai Stevenson e John F. Kennedy) e difensore dei diritti civili (partecipa alla marcia di Martin Luther King a favore dell'integrazione razziale), dal 1975 diventa repubblicano, ultra conservatore e anti-abortista. Attivissimo in politica (spesso al fianco di Ronald Reagan, padre e figlio Bush e George Allen), è eletto presidente della National Rifle Association, organizzazione fautrice di leggi a favore della libera detenzione delle armi. Spesso bersagliato e osteggiato dai pacifisti, conduce una ferrea battaglia per la totale legalizzazione dell'uso privato delle armi, attraverso lo slogan "Dio ci ha dato il diritto".

Negli ultimi tempi ha prestato la sua voce come narratore in diversi film come nel caso di Armaggeddon. Dagli anni ottanta è tornato alla televisione in svariati film-tv, maggior parte dei quali prodotti da lui stesso.

Per le sue capacità organizzative e la grande dedizione offerta al cinema e al teatro, è stato più volte eletto a capo della Screen Actor Guild e dell'American Film Institute.

Colpito da cancro, assieme alla moglie Lydia Clarke (prostata e seno), riescono entrambi, seppur in date diverse, a sconfiggere i mali, dai medici diagnosticati irreversibili.

Ha pubblicato un libro semi autobiografico dal titolo ´The actor's Life: Journal´ e l'autobiografia ´In The Arena´ (1995) .

Nell'inverno del 2002 annuncia il ritiro dalle scene attraverso un comunicato pubblico, nel quale conferma la sua decisione poiché colpito dal morbo di Alzheimer. Tuttavia é ancora presente nel suo ultimo film: Papà Rua Alguem 5555.

Muore nel 2008, a 84 anni.

Si è sposato una sola volta, con l'attrice Lydia Marie Clarke (due figli, Fraser, oggi produttore e regista-sceneggiatore, da bambino ha recitato al fianco del padre in I dieci comandamenti e Holly Anne, adottata nel 1961).

Durante la lavorazione del western La freccia insanguinata (1953), sembra abbia avuto una breve relazione con l'attrice Katy Jurado.

Ha detto: - "Il mondo è un luogo molto difficile; puoi starci a lungo ma nessuno ne esce vivo".

Hanno detto di lui: - "Senza alcun dubbio il più grande attore del mondo; il solo capace di intercalarsi alla perfezione e senza mai una sbavatura in personaggi così differenti tra loro e in qualsiasi genere di film" (Toshiro Mifune).




La sua migliore interpretazione
Il pianeta delle scimmie
Il suo film più famoso
Ben-Hur
La sua peggiore performance
La selva blanca










OSCAR
Ben-Hur
The Jean Hersholt Humanitarian Award (1997)


GOLDEN GLOBES (USA)
Miglior attore dell'anno (1962)
Premio Cecil B. De Mille (1967)


DAVID DI DONATELLO (ITA)
Ben-Hur (Miglior attore straniero)

RAZZIE AWARDS (USA)
Cats & Dogs (peggiore doppiaggio)
Planet of the Apes (peggior attore non protagonista)
Amori in città... e tradimenti in campagna (peggior attore non protagonista)











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