Lui e lei
(1952, Pat and Mike)
La maschera di cera
(1953, House of Wax)
La città spenta
(1954, Crime Wave)
L'ultimo Apache
(1954, Apache)
Rullo di tamburi
(1954, Drum Beat)
Vera Cruz
(1954)
Ombre gialle
(1955, Target Zero)
Un pugno di criminali
(1955, Big House, U.S.A.)
Vento di terre lontane
(1956, Jubal)
La tortura della freccia
(1957, Run of the Arrow)
La legge del mitra
(1958, Machine-Gun Kelly)
Sacro e profano
(1959, Never So Few)
I magnifici sette
(1960, The Magnificent Seven)
Il padrone del mondo
(1961, Master of the World)
Il ranch della violenza
(1962, This Rugged Land)
I quattro del Texas
(1963, 4 for Texas)
La grande fuga
(1963, The Great Escape)
Il californiano
(1964, Guns of Diablo)
La battaglia dei giganti
(1965, Battle of the Bulge)
Castelli di sabbia
(1965, The Sandpiper)
Questa ragazza è di tutti
(1966, This Property Is Condemned)
Quella sporca dozzina
(1967, The Dirty Dozen)
I cannoni di San Sebastian
(1968, La Bataille de San Sebastian)
Viva! Viva Villa!
(1968, Villa Rides)
C'era una volta il West
(1968)
L'uomo venuto dalla pioggia
(1970, Le passager de la pluie)
Al soldo di tutte le bandiere
(1971, You Can't Win 'Em All)
Sole rosso
(1971, Soleil rouge)
Joe Valachi - I segreti di Cosa Nostra
(1972, The Valachi Papers)
Chato
(1972, Chato Land)
Professione assassino
(1972, The Mechanic)
L'assassino di pietra
(1973, The Stone Killer)
Valdez, il mezzosangue
(1973)
Il giustiziere della notte
(1974, Death Wish)
Dieci secondi per fuggire
(1975, Breakout)
Io non credo a nessuno
(1975, Breakheart Pass)
Candidato all'obitorio
(1976, St. Ives)
Sfida a White Buffalo
(1977, The White Buffalo)
Telefon
(1977)
La legge di Murphy
(1986, Murphy's Law)
Assassination
(1987)
Soggetti proibiti
(1989, Kinjite: Forbidden Subjects)
Lupo solitario
(1991, The Indian Runner)











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Il suo vero nome era Charles Buchinsky. Attore americano da genitori lituani, che si è ben disimpegnato in una lunga carriera divisa tra cinema e televisione. Di fisionomia grintosa e tenebrosa, con aspetto fisico non facilmente riscontrabile, attraverso occhi celesti e sguardo pacato in contrasto all'espressione facciale, pustolosa, caratteristica del pugile, il che spesso lo relega in ruoli d'azione per film western e polizieschi. Dopo gli studi al Pasadena Playhouse, in condizione economiche disastrose, s'impegna nei lavori più svariati, compreso quello del minatore. Si affaccia alle scene sul finire degli anni '40, in teatro, per produzioni di poco conto e successivamente nel cinema, dove fa il suo esordio nel 1951, senza accredito, in Il comandante Johnny di Henry Hathaway. Successivamente è attore generico in un cospicuo numero di film, spesso senza figurare nei tabelloni o almeno con il suo vero nome; poi, ottiene un ruolo specifico nella commedia Lui e lei, al fianco di Spencer Tracy e Katharine Hepburn che gli consente di assumere il vero assetto di attore. Per oltre 20 anni è comprimario o di spalla all'interprete principale e soltanto sul finire degli anni '50 è protagonista assoluto in film d'azione, thriller, western e polizieschi. Nel 1954, in Rullo di tamburi, cambia il proprio nome con quello d'arte. Èun cinico pistolero in diverse produzioni televisive e freddo esecutore in svariati polizieschi. Nella prima fase vale la pena ricordarlo per le incisive interpretazioni per L'ultimo Apache, La maschera di cera, La città è spenta, La legge del mitra (suo primo film da protagonista assoluto), I magnifici sette, La grande fuga, Quella sporca dozzina, C'era una volta il West. Nella maturità, grazie soprattutto al regista Michael Winner, assume la parte del giustiziere implacabile, sia nel western (Chato) sia nel gangster-movie (Professione assassino, L'assassino di pietra), qui riconoscibile specialista nella saga de Il giustiziere della notte (cinque film), dalla quale tenta di sottrarsi per non iconografare la sua immagine a quella dello spietato assassino, ma le pressanti richieste del pubblico di allora non gli consentono il sospirato dietrofront. In uno suoi ultimi film, Assassination (1987), carica il proprio personaggio, un killer, con autentiche dosi di ironia, riuscendo così ad assecondare il proprio desiderio: togliersi di dosso l'odiata etichettatura che lo ha accompagnato per oltre 15 anni. Muore di Alzheimer nel 2003, dopo aver lasciato la professione a causa di un forte turbamento derivato dalla morte della seconda moglie. Sposato tre volte con un divorzio: in principio con l'intrattenitrice radiofonica Harriet Tendler (due figli, Tony e Suzanne), poi, dopo la separazione si unisce all'attrice Jill Ireland deceduta nel 1990, con la quale ha lavorato in diversi film (una figlia Zuleika e un figlio adottato, Jason, morto di overdose nel 1989); terzo matrimonio con un'altra attrice, Kim Weeks. Tra un matrimonio e l'altro, è stato amante dell'attrice Yvonne Craig e della top-model Susan Denberg.










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