Spavalderia
(1933, The Bowery)
Rose Bowl
(1936)
La donna che voglio
(1937, Mannequin)
Ossessione del passato
(1938, The Shining Hour)
Manette e fiori d'arancio
(1939, The Amazing Mr. Williams)
Follie di jazz
(1940, Second Chorus)
Fuori dalla nebbia
(1941, Out of the Fog)
I dimenticati
(1941, Sullivan's Travels)
Ritrovarsi
(1942, The Palm Beach Story)
Alì Babà e i 40 ladroni
(1944, Ali Baba and the Forty Thieves)
Il miracolo del villaggio
(1944, The Miracle of Morgan's Creek)
Hail the Conquering Hero
(1944)
Un angelo è caduto
(1945, Fallen Angel)
Il ritratto di Dorian Gray
(1945, The Picture of Dorian Gray)
Sangue all'alba
(1946, Whistle Stop)
Il mistero delle sette chiavi
(1947, Seven Keys to Baldpate)
I trafficanti
(1947, The Hucksters)
Il lutto s'addice ad Elettra
(1947, Mourning Becomes Electra)
Meglio un mercoledì da leone
(1947, The Sin of Harold Diddlebock)
Tulsa
(1949)
It Happens Every Thursday
(1953)
Anatomia di un omicidio
(1959, Anatomy of a Murder)











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Caratterista americano proveniente dal varietà, noto comico negli anni '20, in coppia con la prima moglie Myrtle Glass (il duo prese il nome d'arte Conlin & Glass) in numerosi spettacoli vaudeville del circuito Keith-Orpheum. Simpatico, aspetto non certamente affascinante, occhiali a lenti spesse, personaggio costruito dagli studios in funzione del tipico campagnolo che approda nella metropoli, studia nel New Jersey, ma presto abbandona gli studi per dedicarsi alla carriera artistica. Nel 1929 compare in due cortometraggi e nel 1933, prossimo cinquantenne, debutta in Il giocatore. Scritturato dalla M-G-M, in seguito lavorerà per la Paramount, Warner Bros e altre majors e minors, nella sua carriera è apparso in prevalenza senza accredito (talvolta con lo pseudo James Colon) in numerosissimi b-movie, con nutrite presenze nella commedia e film mystery. Negli anni '40, il sodalizio con il regista Preston Sturges (padre del più noto John), con il quale lavorerà in 9 film, gli da modo di esercitare le sue apparizioni, anche con altri registi, in generi contrapposti, dal drammatico, all'avventura, al bellico, special modo noir, come in I dimenticati (1941), Hail the Conquering Hero (1944), Il mistero delle sette chiavi (1947), I trafficanti (1947), Il lutto s'addice ad Elettra (1947) e Anatomia di un omicidio (1959), suo film più famoso e sua ultima interpretazione per il cinema. Lavora per la televisione in due sole circostanze: per circa 40 puntate del tv-series "Duffy's Tavern" e in un segmento del serial "Philip Marlowe". Malato, si ritira dalle scene nel 1960; muore di cancro due anni dopo. Sposato, senza figli, per due volte, con un divorzio: primo matrimonio con Myrtle Glass, secondo con Dorothy Ryan.







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