Op hoop van zegen
(1934)
Der Tiger von Eschnapur
(1938)
Il sepolcro indiano
(1938, Das indische Grabmal)
La peste di Parigi
(1938, Verwehte Spuren)
Verso l'amore
(1939, Die Reise nach Tilsit)
Enemy Agent
(1940)
Ski Patrol
(1940)
Incontro senza domani
(1940, Escape)
Underground
(1941)
Il tesoro segreto di Tarzan
(1941, Tarzan's Secret Treasure)
Prigionieri del passato
(1942, Random Harvest)
La grande fiamma
(1942, Reunion in France)
Il giuramento dei forzati
(1944, Passage to Marseille)
Non ti appartengo più
(1946, I've Always Loved You)
Mamma ti ricordo!
(1948, I Remember Mama)
Il ritorno del kentuckiano
(1949, The Fighting Kentuckian)
Il vascello misterioso
(1951, Sealed Cargo)
La bocca che sognava
(1953, Der träumende Mund)
Hinter Klostermauern
(1952)
Circo in fiamme
(1953, Salto mortale)











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Il suo vero nome era Hein van der Niet. Attore olandese naturalizzato americano, di formazione teatrale, attivo in patria e nel cinema tedesco fino all'approdo a Hollywood, primo attore olandese con carriera di successo negli USA. Portato al dramma, ma capace di incunearsi con valore in più generi, interprete nel periodo americano di film a propaganda antinazista, spesso in ruoli di partner europei per numerose attrici, o in personaggi esuli, patrioti e rifugiati politici. Altezza media, moro, bella presenza, minore di nove figli, di salute cagionevole, compie gli studi iniziali nella sua città natale di Scheveningen e a soli 14 anni debutta in teatro dove di distingue con successo in rappresentazioni non serali destinati al pubblico di livello ordinario. Ben presto compie numerose tournée in vari stati europei, dove si presenta con lo pseudonimo Frits van Dongen. Si laurea in Architettura alla Reale Accademia delle Belle Arti, ma lascia da parte il percorso di studi, per proseguire un itinerario già segnato nel campo dello spettacolo. Presta servizio militare nella Guardia Scelta a servizio della Regina Helena Pauline Wilhelmina, poi, trentaduenne, lascia temporaneamente il palcoscenico e nel 1934 debutta nel cinema, da protagonista nel dramma di produzione olandese in lingua tedesca Op hoop van zegen. In patria gira altri quattro film, poi, nel 1938, richiesto in Germania, offre prove notevoli in Il sepolcro indiano e soprattutto Der Tiger von Eschnapur, dove si mette in evidenza nel ruolo del Granduca di Germania; performance che non sfugge agli occhi attenti di Hollywood. Ideologicamente avverso al regime hitleriano, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, ripara negli Stati Uniti, che lo accoglie a braccia aperte, con la Universal che lo fa esordire nel cinema americano in Enemy Agent (1940). Lavora in studios importanti come la Warner e la M-G-M, inizialmente impiegato sia da protagonista, sia da supporto in una serie di film antitedeschi. Nel decennio, trova comunque spazio anche in produzioni di successo, come Prigionieri del passato (1942), La grande fiamma (1942), Il giuramento dei forzati (1948), Mamma ti ricordo! (1948, memorabile al fianco di Irene Dunne, sua migliore interpretazione in carriera) e Il ritorno del kentuckiano (1949). Comunque non solo cinema; nel periodo lavora anche alla radio in due episodi del radiodramma a serie "Suspense" e nel 1947 si fa vedere sul palco di Broadway, nella comedy ´The Big Two´. Colpito da flebite, rallenta e di molto il suo impiego di attore; nel 1951 è nel cast del dramma Il vascello misterioso, quindi fa ritorno nell'Europa liberata e in Germania torna al teatro con il suo iniziale pseudo Frits van Dongen , come nel cinema, qui interprete di quattro film, ultimo della sua carriera nel 1953, Circo in fiamme, inspiegabilmente titolato in lingua italiana, Salto mortale. Nel 1955, è colto da infarto durante una rappresentazione teatrale che lo costringe al ritiro definitivo dalle scene. Rientra negli USA e si stabilisce in California, ormai quasi totalmente isolato e dimenticato. Un nuovo infarto lo porta alla morte nel 1975, a 73 anni di età. Sposato due volte con un divorzio; primo matrimonio con Cornelia Maria Twilt (due figli, Gijsbertus Cornelis e Femia Cornelia Maria), poi con l'attrice teatrale olandese Marianne van Dam.








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