Giulio Cesare
(1953, Julius Caesar)
Giulietta e Romeo
(1954, Romeo and Juliet)
Riccardo III
(1955, Richard III (1955))
Il giro del mondo in ottanta giorni
(1956, Around the World in Eighty Days)
Il grande amore di Elisabetta Barrett
(1957, The Barretts of Wimpole Street)
Santa Giovanna
(1957, Saint Joan)
Becket e il suo re
(1964, Becket)
Falstaff
(1965, Campanadas a medianoche)
I seicento di Balaklava
(1968, The Charge of the Light Brigade)
L'uomo venuto dal Cremlino
(1968, The Shoes of the Fisherman)
Ventitre pugnali per Cesare
(1970, Julius Caesar)
Orizzonte perduto
(1973, Lost Horizon)
Assassinio sull'Orient Express
(1974, Murder on the Orient Express)
Galileo
(1975)
La battaglia delle aquile
(1976, Aces High)
Providence
(1977)
Io, Caligola
(1979)
The Elephant Man
(1980)
Momenti di gloria
(1981, Chariots of Fire)
Arturo
(1981, Arthur)
Il leone del deserto
(1981, The Lion of the Desert)
Gandhi
(1982)
L'ultima tempesta
(1991, Prospero's Books)
La forza del singolo
(1992, The Power of One)
Il primo cavaliere
(1995, First Knight)
Ritratto di signora
(1996, The Portrait of a Lady)
Shine
(1996)
Hamlet
(1996)
Elizabeth
(1998)








OSCAR
Arturo
(non protagonista)


NOMINATION ALL'OSCAR
Becket e il suo re
(non protagonista)



Web Page



Il suo nome completo era Arthur John Gielgud. Attore inglese di livello internazionale, eccellente interprete del repertorio shakespeariano, sia in teatro che nel cinema e anche in televisione, considerato insieme a Laurence Olivier il più grande, versatile e prolifico attore britannico del secolo e tra i pochi artisti ad aver attraversato tutte e quattro le fasi del cinema di ogni tempo (muto, sonoro, Silver Age, contemporaneo). Rampollo di un'illustre famiglia, studia al Westminster School e alla Lady Benson's Acting School e in seguito alla Royal Academy of Dramatic Arts di Londra. A 17 anni è sul palcoscenico dell'Old Vic Theatre nella rappresentazione dell'´Enrico V´. Subito tra i più acclamati interpreti delle tragedie di William Shakespeare, ottiene un crescendo di consensi attraverso opere come ´Giulietta e Romeo´, ´Riccardo III´, ´Machbet´ e, specialmente, ´'Amleto´ che rappresenta in scena oltre 500 volte. Fautore di numerose traduzioni teatrali che esporta nel mondo attraverso numerosi tour, compreso quello a Broadway nel 1936 per l´´Amleto´, palcoscenico da lui già calcato nel debutto del 1928 per ´The Patriot´. Nel cinema, muove i primi passi sul finire degli anni '20, ma sempre maggiormente impegnato in teatro, è costretto a limitare le sue performance sul grande schermo, fin quando nel 1953 è chiamato a Hollywood dal produttore John Houseman della M-G-M che gli affida il ruolo di Cassio nel kolossal Giulio Cesare, di Joseph Leo Mankiewicz. Proprio da questo film, il suo score passa decisamente al cinema. dove inizialmente è artefice di prove esemplari in film di carattere teatrale (Giulietta e Romeo, Riccardo III, Il grande amore di Elisabetta Barrett, Santa Giovanna), per poi passare, nel tempo, a produzioni di altri generi ma sempre ancorate a livelli di puro drammatismo. Negli anni '60 eccelle in Becket e il suo re, Falstaff, nello storico I seicento di Balaklava e nel drammatico-politico L'uomo venuto dal Cremino. Nel decennio successivo, dopo aver interpretato seppur con maestria un anziano Giulio Cesare nell'effimero 23 pugnali per Cesare, poi presente in una prova opaca nello squallido remake di Orizzonte perduto, si dimostra all'altezza nel ruolo del ´grande vecchio´ dell'onirico e intellettuale neo-noir Providence di Alain Resnais. Gli anni '80 e '90 gli riservano ancora soddisfazioni, special modo nelle super produzioni, quali Gandhi, Momenti di gloria, L'ultima tempesta, Hamlet di Kenneth Branagh e su tutti, Arturo, che gli consegna un meritato premio Oscar. Chiude la professione nel 1998 con il lussuoso Elizabeth dove interpreta il Papa della Chiesa di Roma. Nel corso della carriera è notevole anche in televisione; tra i lavori di maggior consenso sul piccolo schermo si ricordano "Romeo e Giulietta", "Riccardo II", "I miserabili", "Scarlatto e nero", "Un uomo per tutte le stagioni" e i cinque episodi nel tv-series "Brideshead Revisited". Nel 1939, ha pubblicato un'autobiografia dal titolo ´Early Stages´. Nel 1953 riceve il titolo di Sir dalla regina Elisabetta e nel 1996 l'Order of Merit, altra onoreficenza di notevole valore. Gay dichiarato, al centro di uno scandalo per l'arresto a Londra nel 1953, colto in flagrante reato sessuale in un bagno pubblico, non si è mai sposato e, tra le altre, ha stretto una relazione ultatrentennale con il suo segretario personale, l'ungherese Martin Hensler, deceduto nel 1999, otto mesi prima di lui, morto di cancro a 94 anni, nel 2000. Tra i suoi amanti, anche gli attori Marlon Brando e Graham Payn, il regista Guthrie McClintic e l'attore teatrale Paul Anstee.










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