Bagliore a mezzogiorno
(1947, Blaze of Noon)
La traccia del serpente
(1949, Manhandled)
Giungla d'asfalto
(1950, The Asphalt Jungle)
La grande avventura del Generale Palmer
(1952, Denver and Rio Grande)
La città spenta
(1954, Crime Wave)
Il principe coraggioso
(1954, Prince Valiant)
Johnny Guitar
(1954)
Colpo proibito
(1954, The Come On)
Anatomia di un delitto
(1954, Naked Alibi)
Nessuno mi fermerà
(1955, Top Gun)
Alamo
(1955, The Last Command)
Rapina a mano armata
(1955, The Killing)
Ora Zero
(1955, Zero Hour!)
Delitto senza scampo
(1957, Crime of Passion)
Il terrore del Texas
(1958, Terror in a Texas Town)
Il dottor Stranamore
(1964, Dr. Strangelove)
Il lungo addio
(1973, The Long Goodbye)
Il padrino
(1972, The Godfather)
Novecento
(1976)








BAFTA (ING)
Il dottor Stranamore
(nomination)



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Il suo vero nome era John Hamilton. Alto circa due metri, aspetto virile, corporatura massiccia e dall'espressione inquietante, è stato tra gli attori americani il più usato nel ruolo di duro dai metodi sbrigativi e in qualsiasi genere, anche se la predisposizione fisica lo ha portato quasi sempre in interpretazioni per polizieschi e western. Appena ventenne, lavora come marinaio girando il mondo e toccando tutti i mari del pianeta. Tre anni dopo è promosso al grado di capitano, ma abbandona tutto per dedicarsi al cinema, dove fa il suo esordio nel 1941 in accordo a un breve contratto con la Paramount. Dopo aver interpretato due film parte per la guerra, ma al suo ritorno nel 1945 deve aspettare due anni affinché qualche regista o produttore possa ricordarsi di lui. Rientra definitivamente nelle scene nel 1947 e tre anni dopo ottiene il suo primo, vero successo personale, nel noir Giungla d'asfalto di John Huston. Di idee espressamente liberali e filo-anarchiche, iscritto al partito comunista, proprio nel momento di maggior fulgore il suo nome finisce nelle liste nere promosse dal senatore McCarthy contro attori e cineasti tacciati di simpatie verso la sinistra progressista. Nel 1951 è chiamato a testimoniare davanti la commissione dell'HUAC; ottiene il permesso di lavorare anche se le richieste diminuiscono a vista d'occhio. Nel periodo è comunque attivo e tra 1954 e il 1955 offre le sue migliori performance: dal mitico western Johnny Guitar - accanto all'odiata Joan Crawford, con la quale giurà di non recitare mai più in film interpretati da lei - ai polizieschi La città è spenta, Colpo proibito, Nessuno mi fermerà, Rapina a mano armata e Anatomia di un delitto. Dopo un biennio di ferma, dove nessuno osa richiedere la sua presenza, durante il quale interpretata diversi ruoli in altrettanti serial televisivi, con ´la caccia alle streghe´ ormai in fase terminale, rientra nel cinema ma non più da attore principale bensì da caratterista. Ottime prove le offre nella parte del generale pazzo in Il dottor Stranamore (record di 48 battute di ciak per una sola scena, in quanto Hayden sbagliò una stessa battuta 47 volte consecutivamente), del corrotto capitano di polizia in Il padrino e nel ruolo del contadino in Novecento di Bernardo Bertolucci, che praticamente chiude la sua carriera. Dieci anni dopo muore per cancro alla prostata. Nel 1966 scrive un'autobiografia dal titolo "Wanderer", improntata principalmente sugli anni bui del maccartismo. Vita matrimoniale caratterizzata da ben cinque unioni e quattro divorzi, iniziati con l'attrice Madeleine Carroll. Nel mezzo, tre con la stessa moglie Betty Ann de Noon (che in parte ricorda le vicissitudini sentimentali tra Richard Burton e Elizabeth Taylor) dalla quale ha avuto quattro figli, Christian, Dana, Gretchen e Matthew. In ultimo, quello con Catherine Devine McConnell (2 figli, Andrew e David), unione durata fino alla morte di lui. È stato inoltre amante delle attrici Shelley Winters, Yvonne De Carlo, Joanne Dru, Karin Booth e Patricia Morison.










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