The Desert (1916) Il pastore di anime (1917, The Soul Herder) I quattro cavalieri dell'apocalisse (1921, The Four Horsemen of the Apocalypse) Rapacità/Ingordigia (1924, Greed) So Big (1924) Don Q il figlio di Zorro (1925, Don Q Son of Zorro) Stella Dallas (1925) Il principe studente (1927, The Student Prince in Old Heidelberg) Rosa d'Irlanda (1928, Abie's Irish Rose) The Climax (1930) Il porto dell'inferno (1930, Hell Harbor) Il fallo di Madelon Claudet (1931, The Sin of Madelon Claudet) Ingratitudine (1932, Emma) Grand Hotel (1932) Il pericolo pubblico n. 1 (1932, The Beast of the City) Umanità (1932, Hearts of Humanity) Carne (1932, Flesh) La maschera di Fu Manciu (1932, The Mask of Fu Manchu) Pranzo alle otto (1933, Dinner at Eight) Il velo dipinto (1934, The Painted Veil) The Fountain (1934) Sins of Man (1936) Zoccoletti olandesi (1937, Heidi) Settimo cielo (1937, Seventh Heaven) La grande strada bianca (1938, Alexander's Ragtime Band) Stella del Nord (1938, Happy Landing) Remedy for Riches (1940) All'ombra del patibolo (1955, Run for Cove)
PREMIO OSCAR Oscar Speciale (1940)
(per il contributo artistico offerto al cinema americano)
Oscar Speciale (1950)
(per il contributo artistico offerto al cinema americano)
Attore e caratterista danese, di formazione teatrale, trasferitosi negli USA nel 1914, attivo nel cinema americano fino al 1955, in una lunga serie di film, tra corto e lungometraggi, interpretati sia nel periodo muto, sia dall'avvento del sonoro. Alto, corporatura imponente, espressione minacciosa, realista nel suo modo di recitare, inizialmente utilizzato in personaggi arroganti e violenti, sostituiti, nella fase della maturità, da figure favorevoli e ricche di bontà d'animo. Figlio d'arte, da entrambi i genitori attori teatrali, studia alla Reale Scuola d'Arte di Copenhagen e ben presto inizia a recitare sui palcoscenici di quasi tutta la Scandinavia. Debutta nel cinema nel 1906 in En ny hat til Madammen e dopo aver interpretato altri due cortometraggi in Germania, nel 1914 si trasferisce in America; qui stringe sodalizio con il produttore-regista-sceneggiatore Thomas H. Ince, con il quale interpreta numerosi film, in maggioranza cortometraggi western. Dagli anni '20 emerge nel cinema muto a durata standard, stringe un contratto con la Paramount e grazie a ottime interpretazione raggiunge alti picchi di popolarità, che gli consentono di stabilirsi nella cerchia degli attori più pagati del periodo. Da ricordare soprattutto in I quattro cavalieri dell'apocalisse (1921), Rapacità/Ingordigia (1923), notevole nella parte del cugino di Zasu Pitts, Don Q Son of Zorro (1925), Il principe studente (1927) e Rosa d'Irlanda (1928). Con l'avvento del sonoro, causa il suo accento straniero, la gamma dei ruoli inizia a circoscriversi, ma è ugualmente partecipe in numerosi film di vari generi, anche di successo, come nel pluripremiato Grand Hotel (1932), nel noir Il pericolo pubblico n. 1 (1932), nella comedy Pranzo alle otto (1933), nei melodrammi The Fountain (1934), Il velo dipinto (1934) e Settimo Cielo (1937), nel family Zoccoletti olandesi (1937) e nel musical La grande strada bianca (1938), fino a configurarsi nel ruolo del Dr. Paul Christian in una serie di 6 commedie prodotte dalla RKO, personaggio da lui stesso ripreso in due puntate del tv-series "Dr. Christian", suoi unici interventi in televisione. Nel 1941, lascia temporaneamente l'attività di attore per dedicarsi esclusivamente al sociale, attraverso numerose opere benefiche. Ultimo lavoro per il cinema nel 1955, nel western All'ombra del patibolo. Muore di cancro l'anno seguente. Immediatamente, nel 1956, l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences (l'attore ne fu presidente dal 1945 al 1949), istituisce, nella serata degli Oscar, il premio ´'Jean Hersholt Humanitarian Award´, tutt'ora in essere, assegnato ogni anno a personalità del cinema distintesi attraverso iniziative umanitarie con grandi slanci di generosità. Sposato all'attrice danese Via Andersen (due figli, Allan e Jean jr.).