L'imperatrice Caterina
(1934, The Scarlet Empress)
Resurrezione
(1934, We Live Again)
Orizzonte perduto
(1937, Lost Horizon)
Gunga Din
(1939)
Barriera invisibile
(1947, Gentleman's Agreement)
Il 13 non risponde
(1947, 13 Rue Madeleine)
Delitto senza peccato
(1949, The Accused)
La corda di sabbia
(1949, Rope of Sand)
Giungla d'asfalto
(1950, The Asphalt Jungle)
La conquistatrice
(1951, I Can Get It for You Wholesale)
I due banditi
(1951, Under the Gun)
Ultimatum alla Terra
(1951, The Day the Earth Stood Still)
Le spie
(1957, Les espions)
Il barbaro e la geisha
(1958, The Barbarian and the Geisha)
Ben-Hur
(1959)
I cannoni di San Sebastian
(1968, La bataille de San Sebastian)
The Dunwich Horror
(1970)
Pomi d'ottone e manici di scopa
(1971, Bedknobs and Broomsticks)
I magnifici sette nello spazio
(1980, Battle Beyond the Stars)








NOMINATION ALL'OSCAR
Giungla d'asfalto
(non protagonista)


FESTIVAL DI VENEZIA
Giungla d'asfalto
(Coppa Volpi)



Web Profile



Il suo vero nome era Shalom (Samuel) Jaffe. Egregio caratterista americano, attivo in teatro e in televisione, presente a Hollywood dal 1934 in una carriera cinematografica che lo ha visto interprete in poco più di 20 film, tutti di grande successo o, almeno, di forte richiamo popolare. Basso, viso aggrottato, di religione ebraica, eclettico, famoso per i suoi ghigni improvvisi, nel cinema è prevalentemente impegnato in ruoli bonari, spesso inclinati da assetti ambigui. Studia al City College di New York e ingegneria alla Columbia University; dopo la laurea lascia la specializzazione preferendo a questa la carriera artistica. Nel 1918 debutta a Broadway nella pičce ´Youth´. Per tutti gli anni '30 è assiduo sui palcoscenici newyorkesi, che lascia temporaneamente nel 1934, anno del suo esordio a Hollywood nella parte di un pazzoide di corte nello stravagante kolossal L'imperatrice Caterina. Tre anni dopo è un perfetto Dalai Lama nell'onirico Orizzonti perduti e nel 1939 è protagonista (di nome) nell'acclamato Gunga Din. Negli anni '40 è richiesto per interpretare figure subdole in una serie di drammi e film noir: Barriera invisibile, Il 13 non risponde, Delitto senza peccato, con il top nel 1950 per la straordinaria interpretazione in Giungla d'asfalto di John Huston, nel ruolo di una mente criminale tradito dalla passione per le donne, celebre figura nel panorama del cinema nero di quegli anni, che gli valse la nomination all'Oscar e la Coppa Volpi a Venezia come miglior attore. Avviato al successo, improvvisamente cade nella rete macchartista. Per le sue simpatie filo-comuniste è incluso nei bandi di proscrizione e cacciato da Hollywood; solo l'intervento del potente produttore della 20th Fox, Darryl Zanuck, gli permette di non essere sostituito per il ruolo del Prof. Jacob Barnhardt nel famosissimo Ultimatum alla Terra (1951). Per sei anni, è fuori da ogni giro (anche dal teatro, malgrado la travagliata presenza in ´Mademoiselle Colombe´ nel 1954) e soltanto nel 1957 riappare sul grande schermo in Le spie, di produzione italo-francese. Terminata la caccia alle streghe, rientra negli studios, ma solo per interpretare due film, Il barbaro e la geisha (1958) e, soprattutto, Ben-Hur, altra interpretazione memorabile giocata sul filo dell'affettività emotiva. Per circa un decennio è incessantemente partecipe in televisione, attraverso tv-series e film-TV con breve ritorno nel 1979 a Broadway in ´A Meeting by the River´. Nel 1967 appare nuovamente sul grande schermo nell'anonimo Una guida per l'uomo sposato e nel 1968 è nel cast della super-produzione I cannoni di San Sebastian. Si fa apprezzare nell'inedito in Italia The Dunwich Horror (1970), cui segue l'ottima performance del bibliotecario in Pomi d'ottone e manici di scopa. Malato di cancro, riesce ugualmente a portare a termine due prove in Nothing Lasts Forever e Oltre il confine, entrambi del 1984, anno della sua morte. Inizialmente marito di Lillian Taiz, dopo il divorzio convive senza matrimonio con l'attrice televisiva Bettye Ackerman.










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