New Faces
(1937)
Palcoscenico
(1937, Stage Door)
The Life of the Party
(1937)
Radio City Revels
(1938)
Servizio in camera
(1938, Room Service)
L'eterna illusione
(1938, You Can't Take It with You)
Hit Parade
(1940)
Time Out for Rhythm
(1941)
Sangue ardente
(1946, The Thrill of Brazil)
Ti amavo senza saperlo
(1948, Easter Parade)
Un giorno a New York
(1949, On the Town)
Prego sorrida!
(1950, Watch the Birdie)
Modelle di lusso
(1952, Lovely to Look At)
Amore provinciale
(1953, Small Town Girl)
Baciami Kate!
(1953, Kiss Me Kate)
Così parla il cuore
(1954, Deep in My Heart)
Tutti in coperta
(1955, Hit the Deck)
Sesso debole?
(1956, The Opposite Sex)
The Great American Pastime
(1956)
Mulholland Drive
(2001)











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Il suo vero nome era Johnnie Lucille Ann Collier. Attrice, ballerina e cantante americana, reginetta di supporto in numerosi musical, poi famosa diva nel genere, che la caratterizzerà per tutta la carriera, pur raramente interprete in commedie e drammi sentimentali. Mora, altezza media, affascinante e sensuale, di personalità slanciata grazie al fisico vitale e le sue lunghe gambe. Da genitori separati, padre avvocato penalista e noto latin-lover (che voleva un maschio invece di lei), madre di origine pellerossa con problemi di salute, si trasferisce ancora bambina in California; qui, sospinta dalla mamma, prende lezioni di pianoforte e violino, poi affina le sue qualità di ballerina, inizialmente solo per combattere una forma di rachitismo. Attraverso la danza, esibita in locali pubblici e night club, spesso a San Francisco, inizia a guadagnare denaro per il sostentamento della famiglia. Scoperta da Lucille Ball, che la propone al talent scout della RKO Benny Rubin, a soli 11 anni, nel 1934, dopo un provino, appare senza accredito in un ruolo non parlato in La figlia di nessuno. Non può firmare alcun contratto con lo studios, in quanto ancora troppo piccola; prova alla Universal, anche qui presente in una comparsata per Le vie della fortuna (1935). Finalmente, nel 1937, con documento la cui data di nascita è retrodatata al 1919, ufficialmente maggiorenne, sottoscrive un accordo con la RKO che la fa esordire in New Faces of 1937. Ormai specialista della 'tap dance', si fa ammirare per i suoi numeri di danza e per gli atteggiamenti di giovane ragazza impulsiva, maliziosa, seduttrice, agitata e un pò' viziosa, nei film il più delle volte contrapposta alla protagonista dal carattere virtuoso. Non sempre utilizzata al meglio, sempre in produzioni minori, quelle solitamente riconosciute come "meravigliosi film senza senso anni '30 e '40", lascia la RKO e prova brevemente alla Columbia, interprete in lavori di successo come L'eterna illusione, Hit Parade, Sangue ardente. La popolarità, in crescendo, gli consente di calcare il palcoscenico di Broadway nel musical 'George White's Scandals', ma il cinema hollywoodiano, da sempre ancorato al puritanesimo, sembra non concedergli il lasciapassare per il definitivo successo. A causa del divorzio e dell'aborto della figlia dopo il primo matrimonio, la Columbia la lascia libera. Paradossalmente, questo episodio segnerà la sua fortuna; nel 1948 è subito ingaggiata dalla Metro-Goldwyn-Mayer che la lancia nei suoi lussuosi e famosi musical. Si misura subito con i grandi del genere, Fred Astaire, Red Skelton, Frank Sinatra, Gene Kelly, Bob Hope, ottiene ruoli a sua misura e si afferma definitivamente, soprattutto per le prove offerte in Ti amavo senza saperlo, Un giorno a New York, Modelle di lusso e Baciami Kate!, qui in atteggiamento graziosamente libertino nel famoso ruolo di Bianca. Quando nella metà degli anni '50 il musical inizia a perdere consensi a favore di altri generi, la sua carriera cinematografica termina istantaneamente. Nel 1956 interpreta il suo ultimo film, The Great American Pastime. Nel proseguo, con il cinema che lentamente sta cambiando regime con l'avvento di giovani registi, anche spregiudicati, rifiuta qualsiasi richiesta di tornare sul grande schermo, un pó perché orfana di quel genere prediletto ormai scomparso, ma soprattutto perché odia le nudità totali sui set di ripresa. Nel 1970, torna a Broadway, al fianco di Angela Lansbury nel musical 'Mame'; sul palco newyorkese, tornerà per l'ultima volta nel 1979, acclamata in 'Sugar Babies', che gli vale la nomination al Tony Award, in cartellone per quattro anni consecutivi, poi anche in tour, nel 1988 a Londra. Negli anni '80 e poi '90 appare in televisione in alcuni tv-series e nel tv-movie "Mulholland Dr.", che darà vita al thriller visionario Mulholland Drive (2001) di David Lynch, da lei stesso interpretato nell'analogo personaggio del film per la tv, sua ultima apparizione. Di idee politiche conservatrici, ha sostenuto le candidature repubblicane dei presidenti USA Eisenhower, Nixon, Reagan e Bush, padre e figlio. Appassionata di astrologia, fenomeni psichici e religioni spirituali, convinta di essere la reincarnazione della regina d'Egitto Hathshepsut, figlia del faraone Thutmosis I, durante la vita si spesso adattata alle credenze antiche, da lei ritenute attuali nei modi di agire contemporanei. Ha scritto due autobiografie: "Miller's High Life" (1972) e Tops in Taps (1981). Da lungo tempo malata di cancro, muore a 80 anni nel 2004. Sposata tre volte con due divorzi e un annullamento: primo matrimonio con l'industriale dell'acciaio Reese Llewellyn Milner (una figlia, Mary, deceduta a seguito della caduta della madre dalle scale quando era incinta; non si è certi se la morte sopraggiunse per aborto o pochi giorni dopo la nascita), poi con due petrolieri texani, William Moss e Arthur Cameron, quest'ultima unione annullata dopo un anno. A lei si accreditano numerosi flirt e legami sentimentali; i più noti con il famoso fondatore di alberghi extralusso Conrad Hilton, con i produttori Howard Hughes e Louis B. Mayer (famose le scenate di gelosia tra i due, testimoniate a suon di schiaffi e parolacce), gli attori Tony Martin, Philip Reed e il cantante Milton Berle.








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