I migliori anni della nostra vita
(1946, The Best Years of Our Lives)
Bury Me Dead
(1947)
The Amazing Mr. X
(1948)
La donna del bandito/Disperazione
(1949, They Live by Night)
Addio signora Miniver!
(1950, The Miniver Story)
La via della morte
(1950, Side Street )
Never Trust a Gambler
(1951)
Pietà per i giusti
(1951, Detective Story)
Eight O´Clock Walk
(1954)
L'uomo di Laramie
(1955, The Man from Laramie)
Criminali contro il mondo
(1955, Mad at the World)
L'inferno ci accusa
(1957, The Story of Mankind)
Il riscatto degli indiani
(1957, The Deerslayer)
Ben-Hur
(1959)











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Il suo vero nome era Ann Steely. Attrice americana deceduta a soli 45 anni, nel periodo della massima ascesa professionale, per emorragia cerebrale derivata da complicanze tumorali. Tipica ragazza del Sud, figura semplice e allo stesso tempo seducente, dotata di grazia e portamento, spesso identificata come la 'fanciulla della porta accanto', autrice, nella sua pur breve carriera artistica, di prove convincenti in film di conclamato successo. Dopo gli studi al College di Oklahoma City, ancora giovanissima, attratta dalle scene artistiche, si trasferisce a Hollywood e qui è notata dal potente produttore Samuel Goldwyn, il quale, affascinato dal talento e dall'armonia dei suoi movimenti, la mette sotto contratto con il proprio studios, non prima di averla sottoposta a lezioni di recitazione alla American Academy of Dramatic Arts, soprattutto nell'intento di rimuovere il dialetto sudista, poco consono per un'attrice di quel periodo. Nel cinema, eccelle subito nel dramma, qualunque sia il genere, dal thriller al melò, dal western al film in costume; ma è sicuramente nel noir che lascia l'impronta più incisiva, attraverso sei film dove interpreta ruoli sicuramente memorabili. Già al suo esordio (dopo una comparsata da ballerina e senza accredito in L'uomo meraviglia, 1945), in I migliori anni della nostra vita (1946) ottiene subito grandi consensi, ma il matrimonio contratto a soli 22 anni con il producer Robert Wyler, fratello maggiore del più noto regista William, da tempo in lite con Samuel Goldwyn, induce quest'ultimo ad annullargli il contratto. Rimasta improvvisamente senza appoggio delle majors, riesce ugualmente, grazie all'innata abilità recitativa, a districarsi tra le varie compagnie, dove riceve proposte pressoché continue per film pregevoli, spesso al fianco di ben noti attori e diretta da registi di punta. Chiare e nette appaiono le sue performance in The Amazing Mr. X (1948), La donna del bandito/Disperazione (1949), Addio signora Miniver! (1950), La via della morte (1950), Pietà per i giusti (1951), L'uomo di Laramie (1955), L'inferno ci accusa (1957), fino al magistrale kolossal Ben-Hur (1959), suo ultimo film, nel quale interpreta la sorella lebbrosa del protagonista, interpretato da Charlton Heston. Poi, per circa 5 anni solo televisione ('Perry Mason', 'Bonanza'), fino al ritiro definitivo del 1964, quando l'insorgere del cancro la costringe all'addio dalle scene. Muore 6 anni dopo. Il matrimonio con Robert Wyler, durato tutta la vita, non gli ha dato figli.










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