Trapped (1949) Non ci sarà domani (1950, Kiss Tomorrow Goodbye) Il colonnello Hollister (1950, Dallas) L'avamposto degli uomini perduti (1951, Only the Valiant) Bride of the Gorilla (1953) Pantera bionda (1953, The Flanagan Boy) La frusta di sangue (1953, The Great Jesse James Raid) Four Sided Triangle (1953) Murder Is My Beat (1955)
Il suo vero nome era Barbara Lee Redfield. Attrice americana, deceduta per insufficienza epatica a soli 39 anni al termine di una breve carriera che l'ha vista spesso protagonista, altre volte di supporto, in 12 lungometraggi tra drammi-noir, western e film d'azione e d'avventura. Bisessuale, conturbante, bionda, glamour, occhi azzurri, dopo gli studi alla High School, di Odessa, nel Texas, convinta dei suoi mezzi, soprattutto sorretta dalla propria immagine, decisa a sfondare nel cinema, nel 1948 si trasferisce a Hollywood e dopo vari provini è messa sotto contratto dalla Universal (in seguito dalla Warner Bros.) che immediatamente la 'presta' a studios indipendenti. Dopo due short-movie, debutta nel noir Trapped (1949) e l'anno seguente è protagonista al fianco di James Cagney nel nero Non ci sarà domani. Nel 1950, si fa apprezzare in due western: Il colonnello Hollister, con Gary Cooper e L'avamposto degli uomini perduti, con Gregory Peck. Ottiene popolarità nell'horror, inedito in Italia, Bride of the Gorilla (1953), in Pantera bionda (1953) e in Four Sided Triangle (1953, altro inedito nelle sale italiane). Dopo aver interpretato Murder Is My Beat (1955), iniziano per lei una serie di travagli esistenziali principalmente dettati da una condotta di vita spericolata, che la fanno precipitare nell'alcol, nel sesso (anche sfrenato), in relazioni extraconiugali e una serie di matrimoni falliti tra divorzi e annullamenti. Irriconoscibile, si trasferisce per breve tempo in Inghilterra nella speranza di riportare il suo aspetto allo stato giovanile, ma senza alcun risultato. Dopo il rientro negli USA, deve confrontarsi anche con legge, denunciata per emissione di assegni a vuoto, ubriachezza molesta, furti di capi d'abbigliamento, possesso di eroina e, nel 1963, persino di prostituzione. Dorme, per sua scelta, sulle panchine pubbliche e spesso è coinvolta in alcune risse da strada, accoltellata da un barbone nel 1962. I produttori gli sbarrano le porte, ma non è del tutto dimenticata dagli amici e la forte influenza di Frank Sinatra, gli consente di apparire ancora una volta, l'ultima, nel cinema, in una piccola parte de I quattro del Texas (1965), dove appare senza accredito per forte presa di posizione del producer nonché regista Robert Aldrich. Nel tentativo di disintossicarsi, raggiunge casa dei suoi genitori a San Diego, dove, nel 1967, improvvisamente muore per infarto derivato da insufficienza epatica. Nel 1963 ha pubblicato un libro di memorie di gran successo, mai arrivato in Italia, 'I Am Not Ashamed' (letteralmente, "Io non mi vergogno"). Vita sentimentale turbolenta, costellata da innumerevoli relazioni; tre le più note, con il produttore Howard Hughes, l'agente di borsa Greg Bautzer, il gangster Mickey Cohen e gli attori John Ireland, Woody Strode, Mickey Knox, George Raft, Jerry Bialac, Gary Cooper, Bob Hope, Guy Madison, Steve Cochran, Tom Conway, Gregory Peck. Rumors indicano storie di sesso lesbico a tre, tra lei, Ava Gardner e Lana Turner, sorprese al letto da un disgustato Frank Sinatra; tuttavia voci senza riscontri concreti. Sposata quattro volte con tre divorzi e un annullamento: all'inizio con William Hodge (annullato), poi con John Payton (un figlio, John jr.), quindi con l'attore Franchot Tone e infine con George Provas.