Siraa Fil-Wadi
(1954)
Lawrence d'Arabia
(1962, Lawrence of Arabia)
La caduta dell'impero romano
(1964, The Fall of the Roman Empire)
...e venne il giorno della vendetta
(1964, Behold a Pale Horse)
Una Rolls-Royce gialla
(1964, The Yellow Rolls-Royce)
Gengis Kan il conquistatore
(1965, Genghis Khan)
Le meravigliose avventure di Marco Polo
(1965, La fabuleuse aventure de Marco Polo)
Il dottor Zivago
(1965, Doctor Zhivago)
La notte dei generali
(1967, The Night of the Generals)
Mayerling
(1968)
Funny Girl
(1968)
L'oro di Mackenna
(1969, Mackenna's Gold)
Che!
(1969)
Gli scassinatori
(1971, Le casse)
Cavalieri selvaggi
(1971, The Horsemen)
L'ultima valle
(1971, The Last Valley)
L'isola misteriosa e il capitano Nemo
(1973, La isla misteriosa)
Juggernaut
(1974)
Il seme del tamarindo
(1974, The Tamarind Seed)
Funny Lady
(1975)
Linea di sangue
(1979, Bloodline)
Baltimore Bullet
(1980, The Baltimore Bullet)
Dostoevskij - I demoni
(1988, Les possédés)
Il 13º guerriero
(1999, The 13th Warrior)
Monsieur Ibrahim e i fiori del corano
(2003, Monsieur Ibrahim et les fleurs du Coran)
Oceano di fuoco - Hidalgo
(2004, Hidalgo)








NOMINATION ALL'OSCAR
Lawrence d'Arabia
(non protagonista)


FESTIVAL DI VENEZIA
Monsieur Ibrahim e i fiori del corano
(Premio della Giuria)
Leone d'Oro alla carriera
(2003)


CESAR (FRA)
Monsieur Ibrahim e i fiori del corano
(miglior attore)



Web Page



Il suo vero nome era Michel Demitri Shalhoub. Attore egiziano, di discendenza siriano-libanese, attivissimo nel cinema americano, anche europeo, tuttavia senza mai prendere la cittadinanza statunitense. Figura carismatica della cinematografia mondiale; alto, fisico prestante, espressione falsamente arcigna, sguardo tagliente e intenso, nel corso della carriera ha interpretato ruoli possenti, spesso caratterizzati da venature sentimentali o, almeno, impressi in un registro avventuroso di carattere romantico. Appassionato del gioco, in particolare del bridge, incallito fumatore (fino al 1994, colpito da infarto, fumava 100 sigarette al giorno), di gran cultura, parla correttamente sette lingue, studia al Victoria di Alessandria e poi si laurea in matematica e fisica all'Università del Cairo. A 22 anni debutta nel cinema egiziano, in Siraa Fil-Wadi (1954) e per tutto il decennio è presente, in patria, in oltre 20 film, dove spesso appare con i nomi d'arte Omar Cherif o Omar El-Cherif. La popolarità, sempre in crescendo, arriva fino a Hollywood e nel 1962, David Lean lo sceglie per la parte dello sceicco arabo nel super-kolossal semi esotico Lawrence d'Arabia, che gli vale la Nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista. Lo stesso regista, lo pretende attore principale nell'adattamento cinematografico del dramma di Boris Pasternak Il dottor Zivago (1965), maiuscola interpretazione di un medico travolto dall'amore impossibile durante la Rivoluzione d'Ottobre. Per tutti gli anni sessanta, è artefice in produzioni colossali ad altissimo budget, spesso di natura storica o pseudo tale; lo troviamo nei panni del Re di Persia, nell'inqualificabile La caduta dell'impero romano (1964), Kublay Khan in Gengis Kan il conquistatore (1965), Marco Polo nel biografico Le meravigliose avventure di Marco Polo (1965), investigatore nazista in La notte dei generali (1967), Rodolfo d'Asburgo nella tragedia passionale Mayerling (1968), Che Guevara in Che! (1969). Nel periodo, non solo avventura e costumi, anche film di altri generi, come testimoniano le buone riuscite nel musical Funny Girl (1968), nella parte di un giocatore d'azzardo e nel western L'oro di Mackenna (1969), credibile nelle vesti del bandito sanguinario. Negli anni settanta si fa apprezzare in Il seme del tamarindo (1974) e in Linea di sangue (1979), quindi copre la figura solitaria del Capitano Nemo in L'isola misteriosa e il capitano Nemo (1973), riappare nel musical con Funny Lady (1975, riesumazione di Funny Girl, ancora al fianco di Barbra Streisand), poi è campione di biliardo in Baltimore Bullet (1980) che rimane la sua ultima, incisiva prestazione. Dagli anni '80, con il cinema che cambia e ormai fisicamente inadatto per ruoli avventurosi, si dedica alla televisione, con buoni riscontri non tanto nei tv-series, quanto nei film-tv; tra questi, "Anastasia", "Piccole donne oggi", "I viaggi di Gulliver", "Caterina di Russia", "San Pietro" (convertito all'Islam nel 1955 per sposare la moglie egiziana, ricevette minacce da Al Qaeda per aver interpretato la figura dell'Apostolo) e "The Ten Commandments". Saltuariamente riappare sul grande schermo; ottima la performance in Monsieur Ibrahim e i fiori del corano (2003), che gli vale un premio a Venezia (oltre quello alla carriera) e un Cèsar in Francia. Negli anni 2000 è presente anche in due blockbuster: Il 13º guerriero e Oceano di fuoco - Hidalgo. Nel 2003 fu arrestato e poi rilasciato, dietro cauzione, per aver picchiato un poliziotto intervenuto a sedare una rissa tra lui e un croupier, all'interno del Casinò di Parigi. Interpreta il suo ultimo film nel 2013, la commedia Un castello in Italia. Malato di Alzheimer, muore d'infarto nel 2015, a 83 anni. Sposato all'attrice egiziana Faten Hamama, dalla quale divorzia nel 1974 (un figlio, Tarek, attore a 8 anni in Il dottor Zivago). È stato amante delle attrici Ingrid Bergman, Ava Gardner, Barbara Streisand, Barbara Bouchet, Gianna Serra, Barbara Parkins, Alicia Darr, Annette Strøyberg, Joan Severance, Diane McBain, Alexandra Bastedo,










comments powered by Disqus


Top Star - Home