Nuove frontiere
(1939, New Frontier)
In corsa contro il tempo
(1939, Dick Tracy's G-Men)
Bernadette
(1943, The Song of Bernadette)
Da quando te ne andasti
(1944, Since You Went Away)
Gli amanti del sogno
(1945, Love Letters)
Fra le tue braccia
(1946, Cluny Brown)
Duello al sole
(1946, Duel in the Sun)
Il ritratto di Jennie
(1948, Portrait of Jennie)
Madame Bovary
(1949)
Stanotte sorgerà il sole
(1949, We Were Strangers)
La volpe
(1950, Gone to Earth)
The Wild Heart
(1952)
Gli occhi che non sorrisero
(1952, Carrie)
Ruby fiore selvaggio
(1952, Ruby Gentry)
Stazione Termini
(1953)
Il tesoro dell'Africa
(1953, Beat the Devil)
Buongiorno miss Dove!
(1955, Good Morning, Miss Dove)
L'amore č una cosa meravigliosa
(1955, Love Is a Many-Splendored Thing)
L'uomo dal vestito grigio
(1956, The Man in the Gray Flannel Suit)
Addio alle armi
(1957, A Farewell to Arms)
Il grande amore di Elisabetta Barrett
(1957, The Barretts of Wimpole Street)
Tenera è la notte
(1962, Tender Is the Night)
La strada sbagliata
(1966, The Idol)
Angel, Angel, Down We Go
(1969)
L'inferno di cristallo
(1974, The Towering Inferno)




(da Madame Bovary - 1949)




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Il suo vero nome era Phyllis Isley.

Studi e formazione: ´Monte Cassino Junior College´ di Tulsa - ´Northwestern University´ di Evanston (abbandono dopo 1 anno di corsi) - ´American Academy of Dramatic Arts´ di New York.

Figlia d'arte da genitori entrambi attori (Phip Isley e Flora Mae Suber), iniza l'attività artistica a New York, dove ottiene alcuni ruoli attraverso la compagnia "Cherry Lane Troupe"; poi, è attrice in diversi radiofilm.

Dopo due film interpretati con il suo vero nome, appare con lo pseudo e da protagonista in Bernadette, il suo più grande successo personale. Vince subito l'Oscar e a soli 24 anni di età, per il ruolo sullo schermo di una giovane tredicenne. Poi, per non essere più identificata in un santino, preferisce avventurarsi in ruoli passionali e violenti, alimentando nel tempo la sua immagine di attrice drammatica.

Nel 1941 è in teatro per ´Hello Out There´, prodotto da John Houseman e nel periodo alterna cinema e palcoscenico, qui attraverso il Group Theatre di Sanford Meisner.

La separazione dal primo marito, l'attore Robert Walker che l'aveva scoperta e portata a Hollywood, le accese uno stato di crisi al punto che tentò per due volte il suicidio.

Il matrimonio con David O. Selznick, tra gli artefici del suo immediato successo, nel tempo si è rivelato autentico boomerang; un inciso negativo per sua carriera. Durante gli anni passati con il più famoso (e odiato) producer di Hollywood, è candidata all'Oscar per ben quattro volte ma non riesce più a vincerlo.

La morte di Selznick le procura un violento esaurimento nervoso che la porta nuovamente vicino al suicidio. Lascia il cinema a soli 46 anni. Ci torna, l'ultima volta, nel 1974, in L'inferno di cristallo.

Detiene il record, assieme a Thelma Ritter, Marlon Brando, Elizabeth Taylor e Al Pacino, di aver conseguito 4 nomination consecutive all'Oscar.

Nel 1966 torna nuovamente al teatro; prima attrice nella rappresentazione ´The Country Girl´.

Nel 1981 tenta l'ultima carta per rimettersi in gioco; acquista i diritti del romanzo di Larry McMurtry ´Terms of Endearment´ per proporsi come attrice nell'analogo film, ma il regista James Brooks ritenendola troppo vecchia affida la parte a Shirley MacLaine, la quale, per questo ruolo vince l'Oscar.

Si ritira dalle scene per dedicare il suo tempo ad organizzazioni a favore della tutela artistica per il patrimonio cinematografico e, tra le altre iniziative, fonda con 1 milione di dollari l'associazione "Jennifer Jones Simon Foundation" a favore della salute mentale.

Muore a 90 anni per cause naturali nella sua casa di Malibu.

Si è sposata tre volte con un divorzio. La prima con l'attore Robert Walker (2 figli, Robert e Michael, entrambi attori), poi con il produttore David O. Selznick, deceduto nel 1965 (una figlia, Mary, morta suicida nel 1975) e infine con l'industriale Norton Simon.

Tra i matrimoni, é stata amante dell'attore David Remar, del regista teatrale John Marion e dell'industriale Henry Willson

Ha detto: - "La sola caratteristica che può offrire il vero senso della vita è senza dubbio l'umorismo".




La sua migliore interpretazione
Bernadette
Il suo film più famoso
Madame Bovary
La sua peggiore performance
Addio alle armi









OSCAR
Bernadette

NOMINATION ALL´OSCAR
Da quando te ne andasti (non protagonista)
Gli amanti del sogno
Duello al sole
L'amore è una cosa meravigliosa


GOLDEN GLOBES (USA)
Bernadette
L'inferno di cristallo (nomination)











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