Il pistolero
The Shootist (1976)
Torna El Grinta
Rooster Cogburn (1975)
Ispettore Brannigan, la morte segue la tua ombra
Brannigan (1975)
È una sporca faccenda, tenente Parker!
McQ (1974)
La stella di latta
Cahill U.S. Marshal (1973)
Quel maledetto colpo al Rio Grande Express
The Train Robbers (1973)
I cowboys
The Cowboys (1972)
Il grande Jake
Big Jake (1971)
Rio Lobo
(1970)
Chisum
(1970)
I due invincibili
The Undefeated (1969)
Il grinta
True Grit (1969)
Uomini d'amianto contro l'inferno
Hellfighters (1968)
Berretti verdi
The Green Berets (1968)
Carovana di fuoco
The War Wagon (1967)
El Dorado
(1966)
Combattenti della notte
Cast a Giant Shadow (1966)
I 4 figli di Katie Elder
The Sons of Katie Elder (1965)
Prima vittoria
In Harm's Way (1965)
La più grande storia mai raccontata
The Greatest Story Ever Told (1965)
Il circo e la sua grande avventura
Circus World (1964)
McLintock
McLintock! (1963)
I tre della croce del Sud
Donovan's Reef (1963)
La conquista del West
How the West Was Won (1962)
Il giorno più lungo
The Longest Day (1962)
Hatari!
(1962)
L'uomo che uccise Liberty Valance
The Man Who Shot Liberty Valance (1962)
I Comancheros
The Comancheros (1961)
Pugni, pupe e pepite
North to Alaska (1960)
La battaglia di Alamo
The Alamo (1960)
Soldati a cavallo
The Horse Soldiers (1959)
Un dollaro d'onore
Rio Bravo (1959)
Il barbaro e la geisha
The Barbarian and the Geisha (1958)
Mia moglie... che donna!
I Married a Woman (1958 - non accreditato)
Timbuctù
Legend of the Lost (1957)
Il pilota razzo e la bella siberiana
Jet Pilot (1957)
Le ali delle aquile
The Wings of Eagles (1957)
Sentieri selvaggi
The Searchers (1956)
Il conquistatore
The Conqueror (1956)
Oceano rosso
Blood Alley (1955)
Gli amanti dei cinque mari
The Sea Chase (1955)
Prigionieri del cielo
The High and the Mighty (1954)
Hondo
(1953)
L'isola nel cielo
Island in the Sky (1953)
L'irresistibile Mr. John
Trouble Along the Way (1953)
Marijuana
Big Jim McLain (1952)
Un uomo tranquillo
The Quiet Man (1952)
I diavoli alati
Flying Leathernecks (1951)
Squalo tonante
Operation Pacific (1951)
Rio Bravo
Rio Grande (1950)
Iwo Jima, deserto di fuoco
Sands of Iwo Jima (1949)
I cavalieri del Nord Ovest
She Wore a Yellow Ribbon (1949)
Ritorno del kentuckiano
The Fighting Kentuckian (1949)
La strega rossa
Wake of the Red Witch (1948)
In nome di Dio/Il texano
3 Godfathers (1948)
Fiume rosso
Red River (1948)
Il massacro di Fort Apache
Fort Apache (1948)
La grande conquista
Tycoon (1947)
L'ultima conquista
Angel and the Badman (1947)
California Express
Without Reservations (1946)
Il cavaliere audace
Dakota (1945)
I sacrificati
They Were Expendable (1945)
Gli eroi del Pacifico
Back to Bataan (1945)
Fiamme a San Francisco
Flame of Barbary Coast (1945)
Romanzo nel West
Tall in the Saddle (1944)
I conquistatori dei sette mari
The Fighting Seabees (1944)
Terra nera
In Old Oklahoma (1943)
La signora e il cowboy
A Lady Takes a Chance (1943)
La grande fiamma
Reunion in France (1942)
La febbre dell'oro nero
Pittsburgh (1942)
I falchi di Rangoon
Flying Tigers (1942)
I dominatori
In Old California (1942)
I cacciatori dell'oro
The Spoilers (1942)
Vento selvaggio
Reap the Wild Wind (1942)
Signora per una notte
Lady for a Night (1942)
Il grande tormento
The Shepherd of the Hills (1941)
La riva dei peccatori
Lady from Louisiana (1941)
Il club del diavolo
A Man Betrayed (1941)
La taverna dei sette peccati
Seven Sinners (1940)
Il lungo viaggio di ritorno / Viaggio senza fine
The Long Voyage Home (1940)
La valle dei monsoni
Three Faces West (1940)
La belva umana - Il Generale Quantrill
Dark Command (1940)
Il primo ribelle
Allegheny Uprising (1939)
Nuove frontiere
New Frontier (1939)
Wyoming - Il grande sperone
Wyoming Outlaw (1939)
Texas Kid
Three Texas Steers (1939)
The Night Riders
(1939)
Ombre rosse
Stagecoach (1939)
Red River Range
(1938)
Il grande sperone
Santa Fe Stampede
(1938)
Cavalca e spara
Overland Stage Raiders (1938)
Pals of the Saddle
(1938)
Il sentiero della vendetta
Born to the West (1937)
Adventure's End
(1937)
Idol of the Crowds
(1937)
I Cover the War
(1937)
California Straight Ahead!
(1937)
Conflict
(1936)
Sea Spoilers
(1936)
Sulle orme del vento
Winds of the Wasteland (1936)
IL sentiero solitario
The Lonely Trail (1936)
Il re del Pecos
King of the Pecos (1936)
La banda dei razziatori
The Lawless Nineties (1936)
The Oregon Trail
(1936)
L'oro di Picano Valley
Lawless Range (1935)
La terra promessa
The New Frontier (1935)
Verso il West!
Westward Ho (1935)
Paradise Canyon
(1935)
Cavaliere all'alba
The Dawn Rider (1935)
Un sentiero nel deserto
The Desert Trail (1935)
Rainbow Valley
(1935)
Gangsters del Texas
Texas Terror (1935)
Sotto i cieli dell'Arizona
Neath the Arizona Skies (1934
La frontiera senza legge
The Lawless Frontier (1934)
The Trail Beyond
(1934)
La valle del terrore
The Star Packer (1934)
Il cavaliere muto
Randy Rides Alone (1934)
L'invincibile dello Utah
The Man from Utah (1934)
Acciaio blu
Blue Steel (1934)
West of the Divide
(1934)
La valle dell'oro
The Lucky Texan (1934)
Il giustiziere del West
Sagebrush Trail (1933)
College Coach
(1933)
Il cavaliere del destino
Riders of Destiny (1933)
The Man from Monterey
(1933)
Baby Face
(1933)
His Private Secretary
(1933)
La seconda aurora
The Life of Jimmy Dolan (1933)
Somewhere in Sonora
(1933)
Ala errante
Central Airport (1933 - non accreditato)
Eroi senza patria
The Three Musketeers (1933)
The Telegraph Trail
(1933)
Haunted Gold
(1932)
The Big Stampede
(1932)
That's My Boy
(1932 - non accreditato)
Ride Him, Cowboy
1932)
Uragano Express
The Hurricane Express (1932)
Cuore d'amanti
Lady and Gent (1932)
Two-Fisted Law
(1932)
Texas Cyclone
(1932)
The Shadow of the Eagle
(1932)
Running Hollywood
(1932)
Maker of Men
(1931)
Range Feud
(1931)
The Deceiver
(1931)
Arizona
(1931)
Three Girls Lost
(1931)
Girls Demand Excitement
(1931)
Il grande sentiero
The Big Trail (1930)
Cheer Up and Smile
(1930 - non accreditato)
La traccia bianca
Rough Romance (1930 - non accreditato)
I vampiri
Born Reckless (1930 - non accreditato)
Il sottomarino
Men Without Women (1930 - non accreditato)
The Forward Pass
(1929 - non accreditato)
Saluto militare
Salute (1929 - non accreditato)
Words and Music
(1929)
IL Black Watch,
The Black Watch (1929 - non accreditato)
Rivincita
Speakeasy (1929 - non accreditato)
L'arca di Noé
Noah's Ark (1928 - non accreditato)
La casa del boia
Hangman's House (1928 - non accreditato)
L'ultima gioia
Four Sons (1928 - non accreditato)
La canzone della mamma
Mother Machree (1928 - non accreditato)
The Drop Kick
(1927)
Annie Laurie
(1927 - non accreditato)
The Great K & A Train Robbery
(1926 - non accreditato)
Bardelys il magnifico
Bardelys the Magnificent (1926)
Brown of Harvard
(1926 - non accreditato)




(da Sentieri selvaggi - 1956)




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Il suo vero nome era Marion Michael (all'anagrafe, Robert) Morrison.

Studi e formazione:´'Union High School´ di Glendale - ´University of Southern California´ di Los Angeles.

È il monumento di Hollywood; assoluto dominatore del film western americano, autentica leggenda e più ancora emblema del cinema mondiale d'ogni tempo. Personaggio leggendario, ha rappresentato, nella folta filmografia ricca di oltre 170 titoli, tutti i generi cinematografici, esprimendosi sempre ai più alti livelli interpretativi. Per antonomasia, simbolo riconosciuto dei valori americani, innalzati attraverso prove dove ha manifestato amor di patria, rettitudine etica, equità nel merito della giustizia e giusta materialità d'azione necessitata dagli eventi. Di lui si ricorda lo sguardo sottile, il sorriso tagliente che diceva tutto, l'inimitabile modo di tenere il calcio del fucile corto appoggiato all'addome, il riconoscibile uso del fazzoletto rosa (in alcuni casi giallo) allacciato alla gola e, soprattutto, l'identico modo di saltare sia in sella ad un cavallo che su una jeep o un cingolato.

Dopo gli studi, ancora giovanissimo attratto dal cinema, nel 1926 entra alla Fox prima come attrezzista, poi da controfigura ed infine come macchinista di ripresa. Stringe amicizia con John Ford (i due formeranno un lungo sodalizio per oltre 30 anni), che lo fa esordire con fugaci apparizioni in diversi western minori del cinema muto. Ma è con il regista Raoul Walsh che raggiunge i primi ruoli significativi, special modo in Il grande sentiero del 1929, dove cambia nome in John Wayne e ottiene il ruolo da protagonista.

Attivissimo, ancora ragazzo; firma contratti brevi per b-western con la Warner, Universal, Monogram e, più di altri, con Republic e Columbia.

Nel 1939 giunge il momento della celebrità. John Ford lo vuole protagonista assoluto in Ombre rosse, western da antologia che fece il giro del mondo, ripresentato per almeno 20 anni in successive riedizioni, senza contare gli innumerevoli passaggi televisivi negli anni '50 e '60, soprattutto nella tv pubblica italiana a canale unico in prima serata di lunedi.

Pur continuando ad essere il mattatore assoluto del cinema della frontiera, Wayne, negli anni '40, si presta ad ogni genere di film sempre intrisi di soluzioni avventurose e nel war-movie (I sacrificati di Bataan, 1945 e Iwo Jima, deserto di fuoco, 1949) è identificato come eroe dello spirito patriottico americano. Nel periodo, si fa apprezzare anche nella commedia con La taverna dei sette peccati e, in seguito, in Un uomo tranquillo, ma il western è sempre la prima scelta, sia per l'attore che per i registi che lo dirigono. È così, che a cavallo di due soli anni è protagonista della trilogia militare-cavalleresca di John Ford con Il massacro di Fort Apache (1948), I cavalieri del Nord-Ovest (1949) e Rio Bravo (1950).

Nel biennio 1942-1943 si fa apprezzare nel radio-series "Three Sheets to the Wind", mandato in onda dall'emittente NBC. L'anno seguente è tra i fondatori, assieme a Walt Disney, Leo McCarey e Sam Wood, della Motion Picture Alliance for the Preservation of American Ideals, associazione nata per difendere autonomia e ideali del popolo americano, cui aderiranno attori celebri come Clark Gable, Ward Bond, Gary Cooper, Charles Coburn, Robert Taylor e moltissimi altri.

Nel 1947, fonda, assieme al produttore Robert Fellows, lo studios indipendente Batjac Productions, che nel tempo, in associazione con la Warner Bros, Republic e United Artists, sarà artefice di leggendarie produzioni come Hondo, La battaglia di Alamo, Berretti Verdi, Il grande Jack.

Dopo l'indimenticabile Il fiume rosso di Howard Hawsk (1948), negli anni '50 e nei primi '60 è ancora una volta il western a consolidare il suo prestigio. È straordinario nel maturo Sentieri selvaggi (1956), dove spoglia il personaggio della propria solitudine e della cattiva coscienza derivata da ideologismi razzisti. Successivamente è da ammirare in Soldati a cavallo, poi in Un dollaro d'onore e Rio Lobo (entrambi dall'identica trama), nel kolossal La battaglia di Alamo (qui anche regista e produttore) e in seguito ne I comancheros e L'uomo che uccise Liberty Wallace.

Richiesto per il ruolo principale in Quella sporca dozzina (1967), deve rinunciare suo malgrado (il personaggio da interpretare gli piaceva moltissimo) perchè impegnato nella produzione di I Berretti Verdi. La parte andò a Lee Marvin.

Nel 1968 è ancora regista e produttore, oltre che interprete, nel discusso film di guerra sul Vietnam, Berretti Verdi, dove riceve più critiche che consensi; non per il valore del film in se stesso ma per l'audace impostazione atta a difendere a tutti i costi, una "guerra giusta". Una vera e propria insurrezione da parte di comitati studenteschi dell'epoca, diede vita al boicottaggio, con picchetti che presidiavano l'entrate dei cinematografi un pò in tutto l'occidente, specialmente in Italia.

Negli anni '70, quando il genere principe americano sta cambiando forme, anche John Wayne si rimette in gioco adeguandosi attraverso il western beffardo. Con la maiuscola interpretazione del vecchio cowboy ubriacone in Il grinta (1968) vince il solo Oscar della sua lunga carriera, ma nel periodo è ottimo anche in I due invincibili, I cowboys e Il grande Jack.

Sul termine della carriera - affrontata come pochi altri nelle quattro fasi (muto, Golden Age, Silver Age, contemporaneo) - si presta anche ai polizieschi (E' una sporca faccenda, tenente Parker!, Ispettore Brannigan, la morte segue la tua ombra), prima di concludere la sua avventura cinematografica alla stessa maniera di come l'aveva iniziata, vale a dire con un western, nel crepuscolare Il pistolero (1976).

Nel finale della carriera ha sempre rifiutato proposte per film-tv e serial televisivi, poiché riteneva proprio nella televisione la causa maggiore del declino cinematografico.

Sul personaggio, scritti un numero incredibile di libri; tra questi, in lingua italiana, un'ottima biografia illustrata di Anton Giulio Mancino. Tra le tante informazioni, l'aneddoto più rilevante è riconducibile al suo rapporto con la vita quotidiana, praticamente uguale a come appariva sugli schermi; uomo dolce e sentimentale, soprattutto sincero, ma all'occorenza anche irascibile e aggressivo (spaccò una sedia in testa a una guardia del corpo di Frank Sinatra, con il quale non aveva certo grande amicizia), come ebbero a testimoniare le sue tre mogli e le donne con le quali strinse relazioni extraconiugali.

Tra i soprannomi più noti emerge quello di ´The Duke´ (il duca), in omaggio alla sua grandezza di attore e in ricordo del primo accredito ottenuto nella carriera attraverso il film del 1929 Words and Music, dove compare nei titoli con il nome di Duke Morrison.

A lui dedicata la celebre serie a fumetti "The Greatest Cowboy Star of All Time" e il primo giornalino, uscito nel 1949, era intitolato "John Wayne Adventure Comics".

Malgrado il successo internazionale dell'epico La battaglia di Alamo (1960), Wayne, attore, regista e produttore, in rosso di 250 mila dollari è costretto a vendere una sua casa a Hollywood. Rientra di tale somma (praticamente raddoppiata) nel breve giro di due film; inizialmente dopo due anni, pagato alla stessa cifra per solo quattro giorni di riprese dell'interminabile war-movie Il giorno più lungo (1962) e poi, tre anni dopo, ottiene la stessa somma per 21 secondi di apparizione, nei panni del centurione romano sul Golgota, nel kolossal religioso La più grande storia mai raccontata (1965).

Per I Comancheros, western del 1961, ultima regia di Michael Curtiz, fu lui a dirigere praticamente due terzi del film in quanto il regista era malato di cancro. Al termine della lavorazione, chiese e ottenne che il suo nome non comparisse tra gli accrediti alla regia, che così rest òtitolata a Curtiz. Analoga situazione si ripete nel 1971 per Il grande Jack, quando il regista, suo vecchio amico George Sherman, gravemente malato, non riesce a portare a termine tutte le riprese; anche in questo caso, rifiuta di apparire tra gli accrediti di regia, che resta a Sherman malgrado il film sia stato quasi interamente diretto dallo stesso Wayne.

Durante la visita alle truppe USA impegnate in Vietnam e per meglio preparare il suo Berretti Verdi, nel 1966, scampa miracolosamente alla morte. Un cecchino lo inquadra e tira mentre Wayne, nel preciso istante del colpo, scivola dalla bicicletta; il proiettile lo colpisce alla gamba. Nessun media diede grande risalto alla notizia che, nella maggior parte dei casi, fu soltanto annunciata a fondo pagina.

Inizialmente di religione protestante, convertito al cattolicesimo romano, repubblicano convinto, nel 1966 rifiuta la candidatura a Governatore dell'Alabama e nel 1969 appoggia Richard Nixon alla carica di Presidente degli Stati Uniti. In seguito, sostiene energicamente la campagna elettorale di Ronald Reagan, due volte per il governatorato della California e poi, nel 1976, per quella presidenziale.

Nel 1968 riceve la Medaglia al Valore del Congresso, per le opere artistiche prestate in funzione della validità del pensiero americano. E nel 1970 riceve la Legion d'Onore.

Le riprese di I due invincibili (1969) furono per John Wayne un vero calvario. Infatti, durante le prove, cadendo da cavallo, si frattura tre costole e si procura uno strappo ai legamenti della spalla. Malgrado gli infortuni continua a girare per ´non deludere i suoi fans´.

Conservatore ai massimi livelli per ciò che riguarda l'impostazione del western, ma anche per altri generi, nel 1973 risponde sdegnato a Clint Eastwood, che lo voleva nel film Lo straniero senza nome, accusandolo di aver infangato il genere più sacro della cinematografia americana attraverso proposizioni basate solo sulla violenza delle immagini. Alla stessa maniera, si scaglia contro il regista Sam Peckinpah e, seguendo la propria ideologia, due anni prima rifiuta il ruolo di Harry Callahan in una serie di film polizieschi poi interpretati dallo stesso Eastwood. Famoso anche il rifiuto a Robert Rossen per Tutti gli uomini del re (1949), con precisa accusa verso il regista di aver fatto un film che ha gettato acido e fango sullo "stile di vita americano". Inoltre, si è manifestato dichiaratamente contrario a film come Improvvisamente l'estate scorsa (1959), Easy Rider (1969) e Un uomo da marciapiede (1969), per il loro sunto omosessuale, sgradevole e violento, trattato, a suo dire, come una virtù.

Nel 1981, a Birthplace (città natale di Wayne) nello Iowa, è stato eretto un museo dedicato alla sua persona.

È stato più volte in testa alla classifica annuale del box-office nordamericano come attore più richiesto dal pubblico; l'ultima nel 1971 per l'interpretazione in Il grande Jack. E per ben 25 anni è risultato nei primi 10 posti; nessuno come lui anche nel contemporaneo.

È l'attore americano che più di tutti, in proporzione al numero di film interpretati, è stato protagonista: 153 volte contro 11 da caratterista e 7 cammei.

Ha più volte dichiarato che gli interessi primari della sua vita erano soltanto tre e in ordine ben preciso: 1) la famiglia 2) la carriera 3) la devozione assoluta al Partito Repubblicano.

Anacronisticamente ai suoi ideali di destra, guerrafondai in difesa di patria, libertà e democrazia, a 34 anni si fa esentare dal servizio militare e non parte al fronte della Seconda Guerra Mondiale; questo in base a una legge americana che esentava dal servizio padri di famiglia con 4 figli. In realtà, non partì per non compromettere una carriera lanciata ormai verso le vette più alte.

Secondo alcune stime, complessivamente, tutti i film da lui interpretati hanno incassato, nel mondo, oltre un miliardo di dollari.

Insieme a Humphrey Bogart è considerato il più grande fumatore tra gli attori di Hollywood di ogni tempo con cinque pacchetti di sigarette senza filtro al giorno. Quando nel 1964 fu colpito da cancro ai polmoni, rinuncia alle sigarette ma inizia a fumare sigari.

Mai eccessivamente considerato dai membri dell'Academy Awards e di altre associazioni. L'Oscar arrivò soltanto nel 1968 per Il grinta, 141º film interpretato. Anche le nomination sono vacanti malgrado interpretazioni memorabili in almeno 30 film.

È al primo posto nel National Cowboy and Western Heritage Museum di Oklahoma City, massima sede di rappresentanza per il cinema western, con padiglioni dedicati ad altri suoi illustri colleghi del periodo impegnati in famosi film sulla frontiera.

Muore di cancro nel 1979, contratto nel deserto dell'Utah (zona ad alto rischio radiazioni per i continui esperimenti nucleari) durante le riprese di Il conquistatore (1955) - tra l'altro, del suo lungo score, una delle rarissime peggiori interpretazioni - e che vide la morte in successione e per identico male quasi tutto il cast tecnico e artistico presente nel luogo. Funerale privato. L'ubicazione della sua tomba, in una fossa anonima al Pacific View Memorial Park di Newport Beach, fu tenuta nascosta per 20 anni, fino al 1999; questo, per paura che attivisti contrari alla guerra del Vietnam potessero profanarla.

Sposato tre volte; la prima con Josephine Alicia Saenz, volontaria di numerose associazioni caritatevoli e sociali (quattro figli, Michael, produttore, Patrick, Melinda e Tony tutti attori), poi dopo il divorzio sposa l'attrice Esperanza Baur, dalla quale si divide per unirsi in matrimonio con l'attrice peruviana Pilar Palette (tre figli, Aissa, Ethan e Marisa, tutti attori).

Prima dei matrimoni e durante le varie separazioni, è stato amante delle attrici Marlene Dietrich, Barbara Stanwyck, Katy Jurado, Paulette Goddard, Clara Bow, Susan Hayward, Joan Crawford, Claire Trevor, Jean Arthur, Joan Blondell, Polly Ann Young, Sigrid Gurie, Joyce Compton, Laura La Plante, Osa Massen, Gail Russell, Mara Corday, della cantante Carmen Miranda e della sua segretaria Pat Stacy.

Ha detto: - "Ho sempre recitato me stesso e cioè John Wayne, senza mai preoccuparmi del personaggio; e credo di aver fatto bene".

Hanno detto di lui: - "Wayne non si poteva dirigere. Leggeva il copione e poi iniziava. E' una star rarissima se non unica, il solo conosciuto nato attore." (Henry Hathaway).




La sua migliore interpretazione
Sentieri selvaggi
Il suo film più famoso
Ombre rosse
La sua peggiore performance
Il conquistatore








OSCAR
Il grinta

NOMINATION ALL´OSCAR
Iwo Jima, deserto di fuoco
La battaglia di Alamo


GOLDEN GLOBES (USA)
Premio Henrietta Award (miglior attore maschile dell'anno - 1953)
Premio Cecil B. DeMille (1966)
Il grinta











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